venerdì 30 marzo 2018

Segnalazione L'amante tedesco di Luna Amaranto Nuova Santelli Edizioni


Autore: L’amante tedesco
Categoria libro: Romance storico erotico
Anno: 2018
Lunghezza: 242 pagine (edizione cartacea)
Editore Nuova Santelli Edizioni
ISBN: 9788827586778
Ebook 4,99 euro
Cartaceo (ordinabile in libreria): 15,00

Provenza, giugno 1940.
In un piccolo paesino della campagna francese Gemma è sposata con un uomo che non ha mai amato e vive insieme all’odiosa suocera.
Suo marito è partito per la guerra e in mezzo all’esplodere degli eventi, come l’improvviso bombardamento di Parigi e l’avvicinarsi della Repubblica di Vichy, si sente sempre più sola e costretta a sottostare alle rigide regole domestiche e all’atmosfera soffocante della guerra.
A soli diciotto anni non ha mai conosciuto né l’amore né la passione, ma l’improvviso arrivo dell’ufficiale tedesco Ian Weber cambierà di netto la sua vita.
L’aitante uomo dai freddi tratti nordici nasconde una sfavillante fiamma di desiderio dentro al suo cuore. Il tipico uomo bello e maledetto, reso ancora più dannato dalla sua spietata origine, la condurranno a provare sensazioni mai conosciute.
E sarà allora che la passione scoppierà fra i due protagonisti.


BOOKTRAILER
https://www.youtube.com/watch?v=608sZsh-sJY

Siti online su cui è presente
ebook.it
kobo.com
Google Play
Nuova Santelli
Ebook bookrepublic
Omniabuk
Hoepli
Amazon
Libreriauniversitaria
Ibs
Fnac.com

Biografia
Luna Amaranto è un’appassionata lettrice e un’aspirante scrittrice a tempo perso. Adora sognare ad occhi aperti leggendo svariati generi di libri, ma soprattutto si emoziona a inventare e scrivere le sue storie. È il primo romanzo pubblicato dall’autrice.


Estratto dal romanzo

Da una parte trovo anche una boccetta di profumo, sono tentato di spruzzarmi un alito della sua essenza sul corpo, ma non lo faccio. Sono in terribile astinenza per
motivi di guerra, tanto da volermi immortalare il suo odore per potermi eccitare questa notte al solo pensiero del suo viso. Vorrei toccarla e scoprire ogni singolo centimetro della sua pelle diafana e setosa. I suoi capelli color delle more mi istigano a pensare a lei ogni notte indurendo la mia virilità.


Facebook
https://www.facebook.com/marialuna.amaranto
gruppo facebook
https://www.facebook.com/groups/204307180160404/
twitter
https://twitter.com/Lunamaranto
google +
https://plus.google.com/117376373635800321563
instagram
https://www.instagram.com/marialunaamaranto/

martedì 13 marzo 2018

RECENSIONE LIBECCIO DI MATTEO AUTUORI

Dettagli
Generi Romanzi e Letterature » Poesia
Editore Youcanprint
Formato Libro
Pubblicato 01/03/2018
Pagine 62
Lingua Italiano
Isbn o codice id 9788827811849
SINOSSI
Pensieri in lettere, trame di vita vissuta e da vivere. Questo è ciò che permea le pagine della prima opera di Matteo Autuori. Un movimento continuo, nel corpo e nella mente; un susseguirsi di foto per nulla sbiadite, anzi, limpide e vive. Concetti che sono simboli chiari e diretti di un mondo e dei suoi vizi, che sono spunti di riflessione pura e una mano tesa al lettore, un invito per nulla celato dell'autore a entrare pienamente tra le frasi delle sue poesie e nella sua stessa mente.





Citazione da “Senza titolo”

T’ho raccontato una favola;
era limpida,
leggera…
quasi parlava di te.
La storia di una fata,
bellissima,
con due occhi tagliati da uno scultore,
una bocca di rosso tulipano
e mani di seta rarissima.
Non aveva ali,
ma sapeva farti volare…
Erano parole di fiore,
di profumate e ondeggianti viole,

punte di dita sulle giuste corde…


RECENSIONE
La poetica di Autuori è una poetica moderna, si tratta di vere e proprie lettere in poesia. I suoi versi sono prosastici, senza mai badare a rime alternate o baciate. Il vero poeta moderno che accalca righe di essenziali e profondi emozioni una dopo l’altra nel suo diario alternando la quiete dopo la tempesta e il libeccio della vita(proprio il libro prende il titolo dall’omonimo componimento). Regala ai suoi componimento uno stile odierno, fresco, giovane, dove inserisce anche strani titoli in lingua inglese e in altre mette quella vena fantasy illusoria che si traveste di realtà incitando il lettore a ritrovarsi dentro a ciò che prova lui stesso scrivendo.
Le poesie dell’autore sono una diversa dall’altra e non ne ho trovata una che preferisco rispetto a tutte, perché in tutte c’è qualcosa di diverso, autentico ed emozionale. Nel cuore mi rimarranno sicuramente Quando una donna piange e Senza titolo, ma ripeto i suoi sono un linguaggio e uno stile talmente particolari da dover far conoscere e approfondire. Definirei il suo talento poetico un fiume continuo in discesa e in salita che trova libero sfogo nell’ispirazione, ovvero quell’antico cassetto che veramente in pochi ormai possiedono o sanno di possedere. E poi… come dice in una sua poesia, i versi più belli sono quelli che rimangono dentro all’autore, quelle poesie che non vengono date “in pasto” al pubblico ma si soffermano sulla soglia dell’anima per esplodere nel cuore di chi scrivere senza mirare a notorietà e consenso. L’amore dell’autore per la poesia si racchiude in una tavolozza di colori, proprio come fa un pittore, ogni volta ha un colore e un’ispirazione diversi per riuscire ancora ad emozionarsi guardando un tramonto e aspettando con trepidazione un nuovo giorno.
FRANCESCA GHIRIBELLI

sabato 10 marzo 2018

SEGNALAZIONE “IL VENTO TORNA SEMPRE” DI MARIANO CIARLETTA





Sinossi: Il vento è l’elemento dominante: ora incarnato nella vibrazione del pianto segreto, ora nel riflesso del chiarore evocativo, audace e avvolgente. Il libro è diviso in due sezioni: poesie e aforismi.
Nella prima parte gli effetti ritmici del verso si intrecciano a quelli emotivo/sensoriali in cui la sintesi si identifica con il sentimento della fragilità. Nella seconda parte gli aforismi si fanno carico di asserzioni che fotografano impressioni e nervature registrando o profetizzando il declino della permanenza. Ogni circuito vitale, così come i sentimenti, è pervaso da un equilibrio instabile e continuamente sottoposto al movimento naturale dell’aria.
Mariano Ciarletta costruisce il significato poetico attraverso schemi sintattici di facile lettura perché diretti, immediati gettando fili armonici tra l’esperienza surreale e l’accettazione della grezza realtà di ogni giorno. Il campo di ricerca, infatti, è il sentire e il vivere pienamente ciò che è compiuto e che, naturalmente, scompare tra una folata di vento e la resistenza della memoria.


dalla prefazione di Rita Pacilio

Rosso legame

Sappi che l’amore è inciampo
di sassi che si camuffano a gemme
avallati da una terra beffarda.
Sappi che in amore non ci sono farfalle
ma salite impervie che conducono a oasi
dove i silenzi sono rosso legame.
Sappi che l’amore non è ladro,
non ruba vergini terre
e non ne conquista di nuove.
L’amore rispetta il momento
in cui schiuderai le porte all’unione.
Sappi che l’amore non confonde,
e non lascia lividi sulla mente
né tagli sul cuore.
Sappi che l’amore fa come la radice
protegge il suo albero sfidando il vento
per tenerlo alla terra
e lieta lo nutre ad agosto.


Mariano Ciarletta





Biografia: Mariano Ciarletta è dottore in gestione e conservazione del patrimonio archivistico e librario, titolo conseguito all’Università degli studi di Salerno. E' autore di tre romanzi horror: Rami nel buio, L’esorcismo
di Amanzio Evenshire, Ai bordi dell’abisso, storia di un esorcismo e The necklace. Oltre alle pubblicazioni in campo narrativo, è autore di quattro raccolte poetiche, rispettivamente: La foresta delle rose scarlatte, Tra miti e silenzi, Iridi e Come radice.
Diverse sue poesie sono state pubblicate sulla rivista nazionale «Fiorisce un cenacolo» e sulla rivista siciliana «Postillare.»


venerdì 9 marzo 2018

Recensione “Shiver” di Maggie Stiefvater


Dettagli prodotto
• Copertina flessibile: 401 pagine
• Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (15 settembre 2010)
• Collana: 24/7
• Lingua: Italiano
• ISBN-10: 8817042706
• ISBN-13: 978-8817042703


Sinossi
Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.



RECENSIONE

Un libro che ha appassionato la maggior parte dei lettori, e sinceramente l’ho cominciato con entusiasmo restando affascinata dai capitoli iniziali e dalla loro descrizione in un certo senso quasi poetica. Non sono mai stata una fan delle storie di licantropi, però visto il successo avuto da questa saga mi sarei aspettata molto di più dalla storia della famosa scrittrice. Ho trovato solo una trama ben scritta in stile e linguaggio ma che non emoziona, perché la storia non decolla e sembra cercare scorciatoie per non creare la solita avventura di lupi mannari romanzata nell’ambito di una storia d’amore.
Mi sono piaciute invece le descrizioni dettagliate fra i due protagonisti, Sam e Grace, le loro sensazioni e le scene d’amore romantiche sensuali ma mai volgari. Avrei pensato appunto di voler iniziare la seconda e terza parte della saga fantasy ma non lo farò, perché ho trovato lungo e noioso quasi tutto il romanzo. Unico pregio è la voglia dei due protagonisti di voler vivere per sempre in forma umana per amarsi liberamente senza ostacoli e avversità Ce la faranno? Ecco, questa è la curiosità che spinge il lettore a leggere la saga, ma per il resto non mi sento di consigliare assolutamente la lettura di Shiver.

FRANCESCA GHIRIBELLI

giovedì 1 marzo 2018

RECENSIONE LETTERE A SOFIA SULLA FELICITA’ DI RAFFAELE TAMBORRINO



Editore: Raffaele Tamborrino
Formato: EPUB
Testo in italiano
Compatibilità: Tutti i dispositivi (eccetto Kindle)
EAN: 9786050477948

LINK DI ACQUISTO

https://www.ibs.it/lettere-a-sofia-sulla-felicita-ebook-raffaele-tamborrino/e/9786050477948

Descrizione
Dalla lontana Cina, dove trascorre lunghi periodi per impegni di lavoro, un padre scrive delle lettere alla propria figlia che vive in Italia, animato dal desiderio di esserle, in qualche modo, vicino e supportarla nel suo percorso di crescita. Non si tratta, però, delle solite lettere. Lasciandosi ispirare da Socrate, Platone e Aristotele, mette insieme lezioni di Filosofia, insegnamenti etici e considerazioni personali, utili per riflettere su come rendere la propria vita più felice.
Nasce così Lettere a Sofia sulla felicità in cui l’autore illustra, con linguaggio semplice e taglio pratico, il pensiero dei principali esponenti della scuola di Atene, con l’intento di dimostrare l’importanza, nonché l’accessibilità, delle teorie filosofiche del passato e, soprattutto, la loro validità nell’affrontare anche il mondo di oggi.
Una sfida ai lettori? Può darsi. O più semplicemente una proposta che può apparire bizzarra ai giorni nostri. E se poi tanto bizzarra non fosse?
Scoprire (o riscoprire) i grandi classici, potrebbe rivelarsi una scelta davvero saggia.

RECENSIONE

Un rapporto padre e figlia vissuto a distanza. L’autore è il padre che attraverso la nostalgia per la lontananza dalla figlia si riappropria di quell’antico sapere fatto della saggezza dei classici, ma soprattutto usando la grazia delle lettere. Sì, quelle di una volta, oggi così sbadatamente sostituite dalla frettolosa e fredda tecnologia. Ho trovato il libro molto elegante e molto utile alla morale sociale odierna. Quel cassetto da rispolverare dove un tempo si tenevano custoditi i sani principi e gli importanti valori.
Tamborrino esplica con delicatezza alla sua Sofia termini aulici e un po’ ostici per la gente comune che oggigiorno crede di vivere una sana filosofia tutta a modo suo. Ma l’unica cosa che non è cambiata dall’epoca dei classici ad oggi è proprio la ricerca della felicità. Ecco il tema che ci accomuna. Quella dimensione che prima veniva identificata sfiorando le linee del cosiddetto Iperuranio, che adesso viene definita felicità. Innumerevoli film e libri, saggi e tanto altro rivisitano in chiavi diverse tale argomento, ma credo per la prima volta in questo breve romanzo di averne trovato racchiuso il senso vero e proprio. Lo scrittore si trova lontano dalla famiglia a causa del suo lavoro, ma scandendo bene le dosi per ogni piccolo grande insegnamento riesce a comporre amabili lettere per la figlia Sofia.
Si parte da documentazioni bibliografiche su Socrate riportate in maniera precisa e non ridondante. Cenni biografici sul suo importante percorso filosofico, il concetto di felicità secondo il suo fervido sapere e come attribuire il giusto valore al denaro senza farlo prevalere sul lato intimo e interiore dell’animo umano. E ancora come nutrire la mente con il sapere riconoscendo i propri limiti. Soltanto conoscendo bene noi stessi possiamo essere da buon esempio per gli altri. Il filo della sapienza non finisce mai, perché dobbiamo farci continue domande attraverso lo studio continuo della vita. Il tutto secondo il rispetto altrui e delle leggi regolatrici l’Universo.
In seguito grande allievo di Socrate è Platone, che riprende a grandi linee la pienezza della filosofia di Socrate, ma stavolta si approfondisce anche il lato dell’amore, come nasce e come si può trovare la persona giusta. Dall’altra riuscire a mettere da parte gli istinti e godere di pari passo della bellezza interiore, della giustizia, dell’onestà e della temperanza. Platone a differenza di Socrate poggia la sua teoria filosofica maggiormente su una dimensione reale e non così eterea, come invece succede con l’Iperuranio, l’altrove celeste.
Egregio allievo di Platone infine è Aristotele che metterà ancor più in ordine gli obiettivi dell’essere umano, vivendo in modo virtuoso e razionale. Soltanto valorizzando il proprio talento (tutti abbiamo un talento da approfondire e coltivare) possiamo passare dall’essere in potenza all’essere in atto. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi nutrire con coraggio e perseveranza la saggezza attraverso la sapienza. Aristotele studia meglio l’argomento dell’amicizia, un uomo solo non è niente senza amici, con cui condividere e amare la vita. Solo così si può giungere al bene e al progresso dell’intera comunità.
Non provengo da studi classici ma oltre alla lettura e alla scrittura apprezzo anche la filosofia. Un libro che riesce a far riflettere facendoci soffermare per un attimo sulle domande dell’esistenza e rompendo finalmente la continua frenesia della nostra quotidianità. L’unica domanda che resta ancora oggi aperta… esiste davvero la felicità? Qualcuno è riuscito davvero a trovarla? Chissà… oltre all’amore, è questa domanda a far muovere il mondo!


FRANCESCA GHIRIBELLI