venerdì 25 novembre 2016

RECENSIONE ‘IRIDI’ –POESIE DI MARIANO CIARLETTA



Curatore: M. Citro
Editore: Paguro
Anno edizione: 2016
Pagine: 32 p. , Rilegato
EAN: 9788899509064


SINOSSI


Iridi è una raccolta singolare. L'autore, Mariano Ciarletta, mette a nudo per la prima volta il suo io interiore. Egli ripercorre attraverso venti componimenti, in un gioco di immagini e ambientazioni naturali, tutti i sentimenti che, quotidianamente, si ritrovano nella vita di ognuno di noi: dolore, afflizione, gioia, meraviglia e soprattutto speranza. E, proprio quest'ultima, si rivela al poeta come una della chiavi essenziali per la felicità. Con segnalibro allegato.


LINK
http://marianociarlettascrittore.blogspot.it/

CITAZIONE DA UN TESTO DEL LIBRO

Io e la mia ombra qui siamo rimasti,
su questo scoglio dove amor consumasti.
Sei nella terra, nell’aria e nella pioggia,
tu che nel mio cuore pungi come scheggia.
(Dalla poesia L’addio)

RECENSIONE

Da sempre amo la poesia, la scrivo e la leggo con piacere, ma è difficile che i testi altrui mi catturino come mi succede invece con la narrativa. L’autore mi ha gentilmente omaggiato di questa sua raccolta, che devo dire mi ha piacevolmente sorpreso; perché vi ho ritrovato quell’antico sapore di poesia tradizionale pervaso da linee gotiche originali, ma soprattutto da quel tocco di freschezza giovanile che ruba alla poesia il suo vecchio e logoro vestito. Mariano Ciarletta non imita stili complessi o che vogliono ricordare i poeti di un tempo, ma nella sua scrittura semplice, profonda e al contempo essenziale inserisce versi spontanei, né forzature con rime o altri artifizi scritturali che renderebbero superba e non vera l’anima poetica.
Mi è piaciuta la sua raccolta proprio per il fatto che non si atteggia a voler entrare nel cuore del lettore con imperiosità, ma si affaccia a piedi nudi con delicatezza e garbo sul cuore di tutti i lettori. Poesie davvero sensibili e da apprezzare per essere scritte da una penna maschile, ma vissute a tratti con una straziante sofferenza, ponendosi domande che logorano l’anima per quanto riguarda l’amore e il forte dolore subito per le perdite avute lungo il suo percorso. Al contempo il porsi interrogativi continui fanno concludere la raccolta con un mistico bisogno di rifugio e di senso di appartenenza alla propria identità attraverso la meraviglia provata per la Natura circostante e soprattutto per il significato racchiuso in un testo, dove l’autore ritrova se stesso attraverso il bellissimo amore provato per Dio. I testi sono tutti bellissimi, non potrei preferire l’uno più dell’altro, anche se L’addio mi è rimasta nel cuore attraverso amabili rime di un animo che si denuda su un solitario scoglio. Ho apprezzato molto anche la breve essenzialità di Alberi, che mi ha ricordato per un attimo la poesia di Ungaretti Soldati. Qualcosa di unico pervade uno scrittore così giovane e originale, che deve assolutamente essere conosciuto e apprezzato e soprattutto continuare il suo mondo letterario e poetico. Consiglio assolutamente la lettura a chi ama la poesia come me e a chi vuole scoprirla su nuove note esistenziali e vibranti di sentimento.



FRANCESCA GHIRIBELLI

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