venerdì 28 ottobre 2016

RECENSIONE ‘IL VANGELO MALEDETTO-DUE VOLTI PER UN MESSIA’ DI SALVATORE DI GIGLI



ISBN: 978-88-6884-928-3
Prezzo: € 19,90
Categoria: Narrativa
Anno: 2016
Pagine: 458
Autore: Salvatore Di Gigli



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http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2335

In sintesi
Il papiro era di ottima qualità, ben teso e intrecciato. Il bastone di legno sul quale era arrotolato, con un solo manico alla parte inferiore, era intagliato con delicati motivi floreali. Il contenitore di cuoio era molto ben fatto, robusto, lucido e uniforme. In generale dava l’impressione di trovarsi davanti a un oggetto, nel suo genere, veramente prezioso. Senza indugiare oltre, sciolse di nuovo la fettuccia e lo riaprì. La scrittura, che la sera prima gli era sembrata minuscola e confusa, gli parve invece alla luce del sole molto nitida e ben strutturata, anche se un po’ scolastica. Le righe erano ben fatte e l’inchiostro omogeneo, senza grosse sbavature. Iniziò la lettura del testo. Man mano che andava avanti, il cuore prese a battergli sempre più in fretta.




RECENSIONE

Per lo stile dello scrittore e la sua capacità scritturale avrei potuto dare molte più stelline, ma per il tema affrontato e il genere libresco mi sono dovuta ricredere, perché purtroppo non condivido questo genere di letteratura. Per molti aspetti ho trovato temi simili ( anche se intrapresi in altre corde e sotto forma di un mistery archeologico ed epico) al libro di Dan Brown ‘Il Codice da Vinci’. Non leggo questo tipo di libri, perché avendo letto la Bibbia e il Vangelo e credendo nella religione cattolica e cristiana non mi sento di rispettare e accettare certi ‘stravolgimenti’ dei testi sacri. Essi sono pervenuti sino a noi grazie alle sagge testimonianze dei profeti e degli apostoli vissuti a fianco di Gesù e che con amore certosino ci hanno fatto pervenire il racconto del Messia. Non voglio esporre in ogni particolare lo stravolgimento di storia religiosa che l’autore ha voluto mettere come sottofondo al libro, ma soprattutto le fonti riportate alla fine del libro, specialmente nel ‘Vangelo secondo Lazzaro’. A me non piace l’idea di creare una trama con il gusto di mettere in dubbio l’intera base di una dottrina, poteva semplicemente creare un romanzo dai toni misteriosi centrando magari l’argomento su segreti archeologici senza andare a toccare nessun tipo di filo religioso. Di Gigli afferma che possono esistere due volti del Messia, uno spirituale che riflette molto il vero volto di Gesu’, ma dall’altra esiste anche un suo lato guerriero, dedito soltanto al desiderio di voler accaparrarsi il potere, come fanno tutti gli altri uomini sulla terra. La trama che prevede come protagonista un tombarolo e la sua famiglia poteva essere anche buona, ma non mi è piaciuto lo svilupparsi della faccenda. Posso rispettare tale scelta letteraria, ma non condivido. E poi visto che libri andati a ruba inerenti a certi temi sono già usciti, sembra quasi che la letteratura voglia trovare il successo a tutti i costi, favorendo tale tipo di temi, accettando anche di andare contro alle convinzioni religiose di un’intera dottrina. L’autore nel testo chiede a se stesso e ai lettori, perché la versione che ha intrapreso nel libro riportando anche fonti presenti in altri libri, non potrebbe essere vera? Lo fa, mettendo completamente in dubbio ciò che hanno scritto gli apostoli e i profeti. Mettiamo che nessuno potrà mai sapere la verità certa sulla storia religiosa, possiamo concedergli questo dubbio, ma perché la versione stravolta potrebbe invece essere vera? Chi lo può attestare e confermare? Io credo semplicemente alla verità da sempre riportata dai testi originali e non da ‘invenzioni’ convenzionali riportate con il tempo da altri autori, non competenti sul tema come chi ha vissuto la vera storia all’epoca. Consiglio la lettura a chi non è un religioso cattolico e ama rovesciare verità sacre per far diventare il ‘profano’ tema di scontro.



FRANCESCA GHIRIBELLI

domenica 23 ottobre 2016

RECENSIONE ‘HO IMPARATO A SOGNARE-Una fra le più belle lezioni della vita’ DI MICHELE ORIONE





ISBN: 978-88-6884-910-8
Prezzo: € 10,00
Categoria: Narrativa
Anno: 2016
Pagine: 80
Autore: Michele Orione


In sintesi
In una sera d’inizio primavera, l’esuberante, vulcanica e frizzante diciassettenne Nadia e l’amica del cuore Alessandra, si allenano fra le rappezzate mura del vecchio palestrone del paese. La passione per il loro sport, la pallavolo, e la loro innata complicità, portano le due giovani a restare in campo ben oltre l’orario previsto. Il richiamo con cui il burbero custode dell’impianto, Antonio, le invita a raggiungere le compagne nello spogliatoio, riporta le due ragazze alla realtà, al presente, quasi a risvegliarle da un sogno. Nadia, però, non ha alcuna intenzione di smettere di sognare e quell’ordine, “Muovetevi, a cambiarvi”, diventa il pretesto per coinvolgere l’uomo, suo malgrado, in una scommessa che ha il sapore di una romantica promessa, di un sogno. Un sogno da realizzare, troppo grande per non essere condiviso, troppo bello per non essere inseguito. Un sogno da vivere, per comprendere la più bella fra le lezioni della vita: l’importanza di… imparare a sognare.

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RECENSIONE
Un romanzo fresco, dai toni originali, scritto da una penna maschile davvero dinamica, sensibile e scorrevole. Non sono solita leggere questo tipo di letture ed è anche raro trovare racconti o narrativa che creano trame valide su esperienze sportive o sogni da custodire. Orione secondo me oltre che avere un talento nella sua disciplina, ha anche la capacità di saper narrare vicende altrui riflesse su un mondo che conosce come le sue tasche. E lo fa bene, perché quelle stesse parole vengono dal cuore e dall’anima di chi nella vita ha messo in prima persona tutto l’impegno per sacrificare se stesso e credere nei sogni. Già, i sogni, l’unica vera materia che ci rende vivi e che ci spinge a desiderare di continuare a vivere sempre e comunque. Ho trovato i protagonisti davvero deliziosi: Nanà, ha una forza vitale straordinaria, Ale è un’irriverente figura che sprizza gioia fra le righe, mentre Chiara con il suo messaggio di vita ci fa riflettere su quanto a volte possiamo ritenerci fortunati e invece non facciamo altro che lamentarci. Lei in un momento così difficile è riuscita a trovare nella sua passione il coraggio per andare avanti a tutti i costi. Antonio è un personaggio davvero tenero e speciale e insieme a Strevi fanno da colonne portanti al romanzo regalandogli saggezza e purezza umana. Da questo romanzo traspare l’affetto e la veridicità che dovrebbero esserci sempre in qualunque ambiente sportivo, perché ci consiglia di non star dietro alle ‘cose materiali’, ma dar importanza e valore ai sentimenti di ognuno di noi. Una lettura da consigliare, una novità narrativa per di più partorita da una penna maschile che con dolcezza e garbo ci ricorderà per sempre come ‘imparare a sognare, per far diventare quel sogno una meravigliosa realtà.’


FRANCESCA GHIRIBELLI

sabato 22 ottobre 2016

RECENSIONE ‘MEDIUM DIARIES TRE-SETTE GIORNI NEL REGNO DEI MORTI’ DI GIUSEPPE MURU









ISBN: 978-88-6884-953-5
Prezzo: € 12,60
Categoria: Horror - Noir
Anno: 2016
Pagine: 144
Autore: Giuseppe Muru





In sintesi
Una donna e il suo bambino prendono in affitto una casa che però si rivela infestata dagli spiriti. Essi si manifestano di notte e in modi sempre diversi: rumori sinistri, temperature che crollano d’improvviso sotto lo zero e strane parole pronunciate dal piccino con un timbro di voce alieno.

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RECENSIONE
Un romanzo che mi ha incuriosito da subito per la sua copertina e per il suo titolo. Mi piace molto il paranormale, un tema che da sempre affascina l’umanità. Mi dedico purtroppo a poche letture del genere, ma quando capita l’occasione non ne perdo la possibilità. Un libro che inizia come una normale trama incentrata sul protagonista alle prese con i fantasmi, anime di persone che non hanno trovato pace e devono essere riportate sulla retta via. La vicenda tocca la vita personale del personaggio principale: liberare da sconvenienti presenze la casa di sua figlia, visto che il suo nipotino inizia ad avere strane reazioni fisiche e psichiche. Devo dire che il racconto per alcuni primi capitoli può sembrare ripetitivo, ma da metà fino ad arrivare alla conclusione risulta coinvolgente ed esaustivo. Mi è piaciuto soprattutto quando il protagonista grazie al suo potere di medium riesce ad entrare in contatto con le visioni della famiglia vissuta in quella casa in un’epoca più lontana, scoprendo i tragici fatti accaduti. Saranno proprio questi accadimenti la causa importante, per cui le anime degli ex abitanti della casa non hanno trovato consolazione. Verso la conclusione del libro invece si scoprono in parte gli argomenti centrali che vengono trattati dagli appunti del protagonista, ovvero ‘Medium 2’. Qui sono rimasta un pochino destabilizzata, perché come in precedenza questi spiriti-fantasmi che non danno pace ai vivi, vengono definiti dallo scrittore ‘demoni’. Ecco, per noi lettori i demoni spesso vengono trovati anche nei romanzi distopici o fantasy, quindi mi sarei aspettata una definizione diversa, visto che questo bravo autore ha dato vita ad una sorta di diario paranormale ben curato sotto forma di romanzo. Dall’altra ho apprezzato invece la creazione del protagonista rappresentato come un membro facente parte di un’organizzazione internazionale formata da medium davvero altamente capaci. Comunque sia una trama che scivola via senza tentennamenti e credo faccia desiderare anche ai più scettici di poter riuscire a leggere presto anche il proseguimento del romanzo. Consigliato a tutti gli amanti del genere e a chi vuole scoprire nuove trame.


FRANCESCA GHIRIBELLI

lunedì 17 ottobre 2016

RECENSIONE ‘ASSASSINIO DEL VICEQUESTORE-IL COMMISSARIO BALDUCCI’ DI EUGENIO MUSARO’

ISBN: 978-88-6884-981-8
Prezzo: € 12,60
Categoria: Thriller
Anno: 2016
Pagine: 146
Autore: Eugenio Musarò


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In sintesi
In un luogo consacrato come una chiesa, proprio davanti al confessionale, viene ucciso con un colpo di pistola il vicequestore Armando Giannini, proprio poco prima della sua confessione. Unico indizio: un'impronta di scarpa e un mozzicone di sigaretta a pochi passi dalla vittima.




Recensione

Un’indagine scorrevole, dallo stile originale che con pochi indizi e ingredienti scivola via pagina dopo pagina fra la curiosità e l’aspettativa del lettore. Musarò ha una penna esperta nel genere giallo, anche se preferisco thriller a cardiopalma e con maggiore suspense. Un mistero che si aggira attorno alla famiglia del vicequestore assassinato, ma soprattutto una trama che riflette un tema difficile di cronaca nera, che da sempre sussiste nella società odierna e passata. I personaggi sono efficienti e i dialoghi davvero efficaci, quindi la reputo una lettura da consigliare e gustare riga dopo riga. Un giallo all’italiana che denuda la figura di un commissario affatto perfetto, il quale esprime le debolezze di un uomo in tutti i sensi. Segnalo la lettura a tutti coloro che amano calarsi in una breve indagine da risolvere e da scoprire.
Francesca Ghiribelli

giovedì 13 ottobre 2016

‘’RECENSIONE LA SCESA DELLE TENEBRE DI THOMAS FACCHINI’’


ISBN: 978-88-6884-975-7
Prezzo: € 12,00
Categoria: Horror - Noir
Anno: 2016
Pagine: 164
Autore: Thomas Facchini

Link kimerik edizioni
http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2328

In sintesi
Nella ridente cittadina di Sora, nel cuore della Ciociaria, iniziano a susseguirsi terribili fatti di sangue. Una ragazza e sua madre vengono orribilmente uccise nella loro villetta, in circostanze inspiegabili. Stessa sorte tocca al giovane Carlo, assassinato il giorno dopo nei bagni dell’università, nientemeno che dal suo amico Deniel, in preda a furioso delirio. Ricoverato in Psichiatria, il ragazzo non ricorda di aver commesso tale efferato delitto, e mentre un dottore cerca di far ordine nella sua mente, egli osserva il mondo trasfigurare innanzi ai suoi occhi: il suolo si spacca lasciando comparire enormi voragini, dal cielo comincia a piovere sangue, i boschi si seccano completamente e nei fiumi inizia a scorrere lava. I demoni si sono appropriati della Terra e hanno ammazzato quasi tutti gli uomini. In questo scenario apocalittico, un bambino gli spiega che lui e una ragazza, che si rivelerà essere Daniela, un’amica di facoltà, sono chiamati a una grande impresa, affinché ‘tutto ciò non si ripeta’. Riusciranno i due a interpretare la profezia e salvare il mondo dalla completa catastrofe?

RECENSIONE
Non sono una lettrice appassionata di horror, ma in questa lettura ho trovato uno stile scorrevole e coinvolgente. Una trama splatter e psicologicamente spaventosa studiata attraverso la lettura di libri sacri e varie importanti opere di letteratura italiana. Dall’autore si evince il suo talento, anche se ovviamente per diventare un ‘must’ del genere deve migliorare ancora di più nello stile narrativo e nella creazione di suspense. Secondo il mio modesto parere deve enfatizzare ancor di più il lato orripilante per creare più ansia psicologica nel lettore, mentre magari si è speso di più nella descrizione ‘dantesca’ di un mondo diventato una sorta di girone infernale della ‘Divina Commedia’. Il nesso filologico-religioso c’è ed è ben creato, basta soltanto migliorare l’inventiva dei colpi di scena inerenti all’intreccio tra ambiente e trama dei personaggi. Ho trovato i protagonisti molto efficaci e l’inizio mi ha davvero emozionato e fatto venire i brividi rispetto al susseguirsi della vicenda. Consiglio questa lettura a chi vuole avvicinarsi al genere e conoscere un autore emergente valido che sicuramente diventerà un talento da ricordare.



FRANCESCA GHIRIBELLI

sabato 8 ottobre 2016

RECENSIONE ‘A USIGLIANO SOTTO LE STELLE’ DI ANNA PICCARDI


Titolo A Usigliano sotto le stelle...
Autore Piccardi Anna
Prezzo
€ 12,00
Dati 2009, 56 p., brossura
Editore ArtEventBook




SINOSSI
L’autrice ci racconta di un periodo felice della sua infanzia trascorso nella Villa Forti di Usigliano di Lari, in quella realtà paradisiaca a contatto con la natura, fonte di ispirazione artistica e di iniziative. Con l’immaginazione torna bambina a quegli anni, a cavallo tra le due guerre, in cui coglieva con il suo spirito libero, le incongruenze di una dittatura e le angosce dei grandi destinati all’esilio; il libro è anche un modo per ricordare gli zii illustri: Ferdinando Liuzzi e Mario Castelnuovo-Tedesco che gli hanno conferito una particolare predilezione per la musica.
LINK EDITORE
https://arteventbook.wordpress.com/i-nostri-libri/libri/a-usigliano-sotto-le-stelle/





RECENSIONE

Un diario che respira tra pagine di vita, vivida emozione nei ricordi della protagonista che narra la sua storia e la fa rivivere negli occhi di ogni lettore. Gli anni migliori, quelli della giovinezza, trascorsi nella spensieratezza di attimi racchiusi nella descrizione della natura, di stati d’animo impressi con amorevole inchiostro e della passione che gli zii Liuzzi e Castelnuovo-Tedesco trasmettono ad Anna Piccardi. La ragazzina legge attraverso i loro sguardi misteriosi l’amore per la musica, ma la protagonista narra anche con affetto il legame per la sua famiglia e per il gruppo di amici che nel periodo estivo si ritrovava presso la villa Forti di Usigliano di Lari. L’autrice mi ha fatto inaspettatamente questo bellissimo regalo, donandomi in omaggio la sua opera, che da tempo avrei voluto leggere. Un racconto di una donna odierna che ritorna con gli occhi dei ricordi al tempo in cui era una tredicenne: si denuda in ogni sua emozione e riflessione partendo dalle sue origini e scartando la sensibilità per ogni piccola cosa grazie al suo cuore di grande osservatrice dei più ‘grandi’, gli adulti. Lei farà proprio un confronto tra i suoi pensieri adolescenziali, il forte dolore causato dallo scoppio del secondo conflitto mondiale che le porterà via per sempre un pezzo del suo cuore e la saggezza che soltanto oggi è riuscita a raggiungere attraverso le mancanze della vita. Anna Piccardi non intristisce il lettore, perché a fianco di questa crudele realtà narra con passionalità delle cose che impara a conoscere riguardanti ogni tipo di disciplina, ma soprattutto il recupero di un antico manoscritto del XII secolo. Non mancano neanche i ricordi delle filastrocche e musiche create da suo zio Castelnuovo-Tedesco rimembrate con amore. La Piccardi ci apre il suo diario biografico scritto con una sorta di forma di dialogo indiretto, una scrittura ricollegata alla bambina che era all’epoca. Una lettura scorrevole, cullata nel meraviglioso piccolo e incantato mondo di un paesino toscano, al quale anche la sottoscritta è affezionata per le radici di vita vissute dalla mia nonna materna. La storia dell’autrice è come una stella che non ha cessato mai di battere nel cielo del mondo, rendendo ancor più luminoso quel frammento di manto sopra Usigliano.


FRANCESCA GHIRIBELLI

giovedì 6 ottobre 2016

RECENSIONE ‘LA ROSA DEL DESTINO’ DI JO V.FLEMING



Dettagli prodotto
• Formato: Formato Kindle
• Dimensioni file: 434 KB
• Lunghezza stampa: 62
• Editore: Jo V. Fleming (7 settembre 2015)
• Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
• Lingua: Italiano
• ASIN: B0152K8EKK



Sinossi
Londra, 1880.

A causa di un doloroso evento del passato, Mark Fleming è un uomo solo, consumato dall'odio. Una notte, ferito in un agguato, arriva a Darkwood. L'incontro con miss Judith Wilson cambierà la sua vita. In quel luogo, scoprirà una verità sconvolgente, e l'amore.


LINK AMAZON
https://www.amazon.it/rosa-del-destino-Jo-Fleming-ebook/dp/B0152K8EKK

RECENSIONE
Un bel racconto ambientato in costume. Un genere che adoro completamente, l’autrice ha saputo curare la narrazione con uno stile scorrevole e affascinante, perché i personaggi ti fanno innamorare fin da subito. Una storia d’amore, ma anche di riscatto tra padre e figlio che ho trovato veramente ben strutturata e analizzata. In poche pagine la bravura della scrittrice esordiente si nota immediatamente, perché è molto difficile assorbire in una forma di narrativa breve l’anima di una storia d’amore con ambientazione storica facendo fluire all’interno anche altre vicende riguardanti i protagonisti. Un’opera breve da consigliare a tutti, ma soprattutto ad un pubblico femminile: per le inguaribili romantiche amanti delle trame che sfiorano il cuore e l’anima.


Francesca Ghiribelli



mercoledì 5 ottobre 2016

RECENSIONE ‘TEMI,VALORI E MODELLI LETTERARI NELLA NARRATIVA DI NINO CASAMENTO’




ISBN: 978-88-6884-918-4
Prezzo: € 15,00
Categoria: Saggi letterari
Anno: 2016
Pagine: 142
Autore: Carmelo Luca

In sintesi

Nei romanzi di Nino Casamento emerge il ritratto di un intellettuale e di un uomo di cultura investiti del compito e del dovere di impegnarsi in prima persona nella complessa e contraddittoria realtà del nostro tempo, in un campo d’azione e in un orizzonte critico che si estendano al passato e si aprano alla storia condenda, alla costruzione del futuro. Tutta l’opera del nostro autore è pervasa da una forte tensione conoscitiva e da un’ansia profonda di verità come presupposto imprescindibile per comprendere il passato, interpretare il presente e progettare un futuro migliore per le giovani generazioni. È questo il messaggio più significativo che erompe con forza dalle pagine dei romanzi di Nino Casamento, il quale di queste istanze, di questa forma di conoscenza, di verità e di responsabilità investe la sua narrativa con le modalità proprie del suo conoscere, che è olistico, ambiguo, polisemico, emotivo, ma non per questo irrazionale, perché cerca di acclarare una verità più profonda, più radicale e più autentica di quella che ci forniscono la cronaca, la politica, i poteri forti e perfino la Storia ufficiale. L'Autore


LINK CASA EDITRICE
http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2333

RECENSIONE
Non sono una ferrata lettrice di saggi e non avevo mai letto nessun libro di Nino Casamento, ma proprio per chi è completamente al buio su questo autore, Carmelo Luca riesce ad esternare con un linguaggio competente e spesso aulico la vera essenza della letteratura affrontata da Casamento. Non più uno scrittore spinto a creare libri per marketing o semplicemente per guadagnare successo, ma una scrittura partorita da dentro, dall’intimo interiore umano che si avvicenda a impegnarsi nel regalare a tutti, ma soprattutto ai giovani, qualcosa di utile a livello sociale, politico e culturale. I personaggi dei cinque romanzi di Casamento si denudano con le loro virtù e i loro numerosi difetti, narrando esperienze complicate della propria vita, riuscendo a leggersi interiormente attraverso i cambiamenti che la società affronta in periodi storici diversi e prettamente importanti nel raggiungere i tempi di oggi, che senza il passato non avrebbero un loro motivo di esistere. Luca ci sottolinea come il narratore si impersoni e si intrecci più volte durante la trama nello stesso protagonista o anche in personaggi secondari. A volte non si comprende la diversità tra di essi proprio perché il punto di vista della narrazione è onnisciente. Casamento ha un vero talento nello scrivere, ma soprattutto rende particolare questa sua capacità perché riesce a differenza di tutti gli altri colleghi a far diventare la penna uno strumento per dire la verità, per non nascondersi più dietro a un dito e per ‘denunciare’ le realtà negative tramite la saggia autenticità del verbo ‘essere’. Già, vuole far capire soprattutto ai giovani, a coloro che verranno e dovranno costruire la storia futura di non ‘apparire’, ma di ‘essere’ quello che sono e farsi valere per la loro personalità e conoscenza, non per la convenzionalità di una ‘raccomandazione’. Gli occhi del mondo di Casamento rivivono il sogno di poter regalare un messaggio importante a tutti coloro che riescono ancora ad ascoltare con le ‘orecchie’ del cuore. Sperare che alcune cose che fanno parte del passato ritornino e vedere ciò che è stato con l’amore nostalgico con cui si pensa alla terra natia, la quale l’uomo spesso si è lasciato alle spalle per trovare occupazione o soltanto perché serba l’ingenua convinzione che altrove possa esserci qualcosa di meglio. Cosa mi è piaciuto di più di tutta l’analisi letteraria è proprio l’idea che spesso ci mettiamo in testa di scappare da tutto e da tutti. Anche i personaggi di Casamento lo fanno, però alla fine quasi sempre tornano nella terra d’origine dove sembrano trovare una possibile felicità, la quale era molto più vicina di ciò che poteva sembrare. Consiglio la lettura a chi ama i saggi e vuole conoscere la bravura di Casamento e l’intelligente interpretazione di un saggista come Carmelo Luca. Una lettura dove la letteratura diventa esempio di riscatto sociale regalando un finale aperto ad ogni lettore.



Francesca Ghiribelli





domenica 2 ottobre 2016

RECENSIONE ‘L’EREDE DI TAHIRA’ DI LINDA BERTASI



Selfpublished (12 febbraio 2016)
Pagine 247
€ 0,99 ebook
LINK AMAZON
https://www.amazon.it/Lerede-di-Tahira-Linda-Bertasi-ebook/dp/B01BQHN3QI/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1458757809&sr=8-1&keywords=L%27erede+di+Tahira





TRAMA
Viserbella 1561. Una donna, accusata di praticare la stregoneria, sta per essere condotta sul rogo. Prima di morire consegna alla figlia un prezioso diario e il suo ciondolo a forma di stella a sette punte.
Viserbella 2013. Arianna è in vacanza e, passeggiando sulla spiaggia, trova un misterioso volume incustodito. Subito, lo riporta nella libreria indicata sulla copertina, ma non farà più ritorno a casa.
Catapultata in una dimensione parallela con la mente spoglia di ricordi, tenterà di sopravvivere e di recuperare la memoria aiutata da un gruppo di ragazzi che sembrano conoscerla molto bene. Nel suo passato si annida la magia, la superstizione e il dramma. Tutto un mondo sta per esserle svelato e un gravoso fardello la investirà, perché lei è l’Erede e deve compiere una missione.
Tra cristalli e Libri delle Ombre, incantesimi e leggende che affondano le loro radici nell’Antico Egitto, l’atavica lotta tra Bene e Male domina le pagine di un romanzo dove niente è come sembra, il tempo è una corsa a ostacoli e i nemici si nascondono nell’ombra.
All’interno: Prefazione di Monique Scisci e anteprime degli altri romanzi dell’autrice.

RECENSIONE
Un romanzo che si discosta dai fantasy di oggi, anche se devo dire che la Bertasi resta regina del genere romance contemporaneo e storico. Lo dico, perché non sono una che ama i fantasy e sicuramente non sono ferrata nel genere e il mio giudizio sarà poco valido. Anche se non adoro questa tematica, ne ho letto qualcuno e posso dire che ho apprezzato la bravura dell’autrice nel regalare al lettore una trama diversa, ben documentata su numerologia, egittologia e sui cristalli. Proprio per questo stavolta ho trovato più cura nel descrivere i luoghi affrontati, le meravigliose ambientazioni, ma non nel rendere il personaggio principale così importante come avrebbe dovuto. Secondo me, sarebbe servita più personalità e voglia di iniziativa per la protagonista e alcuni particolari inerenti alla trama magica avrebbero potuto essere meglio esplicati e più dettagliati. Nonostante tutto questo, ho voluto dare un buon giudizio al romanzo, perché la bravura di Linda è riuscita a rinnovare il genere fantasy con un approccio diverso e accattivante. Mi sono piaciuti molto i personaggi di Teksar e Dainar, ma soprattutto la conclusione. Non voglio fare da spoiler, appunto per questo lascio ai lettori la sorpresa di leggere e finire la lettura. Una cover molto carina e il talento della Bertasi è evidente nel voler estrapolare dalla storia vera di una strega il sapore di una leggenda ben curata e affrontata. Consiglio il fantasy a chi vuole rinnovare questo genere con un pizzico di sana magia e buona creatività.


FRANCESCA GHIRIBELLI