venerdì 19 febbraio 2016

RECENSIONE 'SPECCHIO NERO' DI ROSALBA VANGELISTA (POESIE GOTICHE)







Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 825 KB
Editore: Youcanprint Self-Publishing (9 novembre 2015)
Venduto da:Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B017S9U47Y

LINK AMAZON http://www.amazon.it/Specchio-Nero-Rosalba-Vangelista-ebook/dp/B017S9U47Y



SINOSSI

Tutte le sfumature di colore nascondono una sfumatura di nero.'
Una raccolta di poesie noir, velate, oniriche e malinconiche.
Un viaggio nella parte più profonda e oscura dell'anima, dove il nero è più vero, e il vero è più nero...


CITAZIONE DAL LIBRO

'Non chiamatemi poetessa,
chiamatemi
esternatrice di tormenti,
di colori scuri
celati nel profondo dell'anima,
in quel posto in cui
nessuno vuole andare a cercare
per paura di perdersi nel proprio oblio.'



RECENSIONE

E' la prima recensione che dedico a delle poesie gotiche, ma devo dire che sono rimasta positivamente affascinata da questa raccolta, dove l'autrice ha il coraggio di esternare la più autentica verità sulla poetica. Molti trovano questo genere di letteratura troppo 'lugubre', ma non dimentichiamoci che la corrente 'crepuscolare' inerente alla letteratura italiana è stata una fra le più belle.
Non è detto che esprimere i pensieri più cupi sia triste, perché la nostra esistenza ha bisogno di riflettersi e trovarsi faccia a faccia con lo specchio più nero di noi stessi per riuscire a comprendere con coraggio le difficoltà della vita e la sua inequivocabile fine. Di questa raccolta ho amato ' Specchio nero', che dà titolo all'intero libro: questo testo è profondamente gotico e noir ed esplica come la parte più vera di noi o degli altri sia tinta di nero. Già, perché soltanto quando gli altri scopriranno di noi la parte più oscura o complicata, allora potrà affermare di averci conosciuto completamente. Una persona che ama davvero, deve amare l'altro nel bene e nel male.
'Ferite', è un brano sconvolto dall'indifferenza altrui, e l'autrice con immagini perfette fa carpire al lettore il suo stato d'animo, facendogli trovare denominatori comuni con se stesso.
Mi è piaciuta molto anche 'Dolore amaro', perché come in ogni raccolta gotica che si rispetti deve esserci il tema della morte, anche se soltanto inteso fra le righe.
La scrittrice invece non ha paura a nominarla e farla vivere fra i suoi scritti, perché la auto-celebra descrivendola al meglio, ma soprattutto conclude il componimento con quel sano e mistico bisogno di credere nell'eternità. Soltanto essa non potrà dividerci dalle persone che amiamo.
'Roulette russa' è una sorta di titolo- metafora che crea un valido e concreto esempio per definire 'l'angelo nero' della morte.
'Vento straniero' ha qualcosa di antico dentro i suoi versi lasciando gustare al lettore ogni particolare dark del cuore dell'autrice.
'Ophelia' è incantevole, perché mi ricorda attraverso le sue amabili descrizioni l'opera di Amleto alla perfezione e il quadro di Millais attraverso una mistica e autentica impersonificazione di una morte tormentata e al contempo romantica.
'Che io sia' e 'Come un lupo' sono davvero ben scritte e fanno notare come la scrittrice riesca al meglio a inviare il suo 'io' poetico ai lettori attraverso diverse sfumature e svariati temi noir. Adoro le poesie che animano i loro versi attraverso la natura, animali o anche soltanto l'aiuto di parole che possiedono vita propria.
I restanti componimenti non sono da meno, perché in questo libro vi è essenza e puro sentimento, lasciando trapelare quanto sia importante e coraggioso poter ammettere a se stessi le proprie debolezze o fragilità. Già, soltanto chi ci riesce riuscirà a sconfiggerle e a trovare la luce nel buio. Sì, perché l'alba non esiste senza tramonto e il Sole non potrebbe esserci senza la Luna. Due verità che esistono su linee parallele e che non si scontrano mai, ma che non possono fare a meno l'una dell'altra.
Consiglio la lettura agli amanti della poesia in generale, ma specialmente a chi vuole scoprire il gotico romanticismo di una scrittrice emergente.





FRANCESCA GHIRIBELLI





giovedì 18 febbraio 2016

RECENSIONE ' MI CHIAMAVO SUSAN FORBES' DI ROSALBA VANGELISTA






Mi chiamavo Susan Forbes
Paranormal novel di Rosalba Vangelista
53 pag.

Link autrice https://plus.google.com/+RosalbaVangelista

Link altro libro dell'autrice

http://www.amazon.it/ossa-del-lago-Rosalba-Vangelista-ebook/dp/B00U9YQT8O





PICCOLO ESTRATTO DAL RACCONTO GOTICO

Crawley
(la valle dei corvi)
Inghilterra…

"Mi chiamavo Susan Forbes… e avevo diciassette anni il giorno in cui mi suicidai, impiccandomi al grande ramo di quercia nel cimitero di famiglia.
La mia colpa?
Nessuna, perché amare non porta condanna. Almeno, era questo che credevo fino al momento in cui la mia famiglia non fece uccidere l’uomo che amavo, e il bambino che portavo in grembo, legandomi come un animale alla testiera del mio grande letto in ferro battuto.
Il dolore e l’umiliazione che provai in quel momento li sento ancora adesso, anche ora nel luogo in cui mi trovo.
In questo limbo non vi è alcun suono, alcuna luce, è come fluttuare nel nulla, vedo e sono avvolta nella nebbia… una nebbia densa, fredda, che sa di peccato.
Peccato come quello commesso da me e da Nicolas, peccato come quello commesso dalla mia famiglia, peccato come quello commesso da me stessa, che ho stroncato la vita di una ragazza che credeva che l’amore fosse qualcosa di sacro e meraviglioso."



'Farò del mio cuore uno scrigno
per il tuo cuore,
della mia anima un tempio
per la tua anima,
e del mio amore
la tomba del nostro amore.'
Susan Forbes


SINOSSI

Susan ha solo diciassette anni.
Susan ha solo una "colpa" quella di essersi innamorata di Nicolas Welles, il giovane prete della sua cittadina, Crawley (la valle dei corvi).
Un amore clandestino che li porterà alla morte, e che Susan da un limbo ultraterreno, racconterà attraverso le pagine di questo diario di dolore...


RECENSIONE


Un breve racconto dalle tinte dark, ma che possiede quel sapore gotico e noir che non guasta, perché racchiude un mistico romanticismo sfumato da un tocco di poesia surreale e crepuscolare davvero deliziosa.
Una breve lettura che intarsia il profilo della protagonista lungo un'epoca che io adoro, l'Ottocento, ed essendo un'inguaribile sentimentale, ho trovato la storia d'amore che fa da sfondo a questa sorta di novella paranormale, molto bella. Un amore impossibile e contrastato fino alla fine dai genitori della protagonista, Susan Forbes. Anche il titolo è d'impatto, come la cover, perché fa carpire la possibile trama del libro, anche se lascia trapelare quel velo di mistero adatto al genere. Ci sono tutti gli ingredienti perfetti per creare di un racconto una vicenda appassionante e perfetta nel suo tema. La ragazza si innamora di padre Nicholas, un giovane prete che prenderà il posto del defunto parroco Anthony. Gli incontri segreti fra i due avverranno in un bosco dalle atmosfere oscure e dalla presenza di un'enigmatica nebbia. La descrizione degli stati d'animo della protagonista diventano tutt'uno con la natura circostante: un volo di corvi, farfalle e l'aleggiante ombra di un fantasma che termina la storia quasi con un finale da leggenda. Il loro amore sarà destinato alla felicità o alla tragedia? Lascio ai lettori il piacere di scoprirlo. Anche la presenza del cimitero in una storia simile è perfetta, con un caro albero come eterno amico di Susan Forbes. Consiglio la lettura di questa favola gotica a tutti gli amanti del genere, perché l'autrice merita di essere scoperta e apprezzata.



FRANCESCA GHIRIBELLI

martedì 16 febbraio 2016

RECENSIONE' CIO' CHE VEDO NEI TUOI OCCHI' DI LUDOVICA DI MARTINO






ISBN: 978-88-6884-693-0
Prezzo: € 12,00
Categoria: Narrativa
Anno: 2015
Pagine: 154
Autore: Ludovica di Martino





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http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2074


BIOGRAFIA AUTRICE

Ludovica di Martino è nata a Castellammare di Stabia (NA) il 13 dicembre del 1998 e vive a Roma, dove frequenta il Liceo Classico Statale “Giulio Cesare”. Questo è il suo primo romanzo.


SINOSSI

Nessuno crederebbe che quest’opera sia frutto della penna di un’adolescente, è semplicemente stupefacente quanto Ludovica di Martino sia stata capace di tratteggiare nelle sue righe l’immensità dell’amore. Forse è proprio l’adolescenza che le permette di sognare e far sognare, è proprio l’età che vive che l’aiuta a riscoprire e trasmettere la bellezza di un legame che travalica lo spazio e il tempo. Ciò che vedo nei tuoi occhi rispolvera un amore puro seppellito da anni di polvere, sofferta ipocrisia e indomabile rabbia. È il monito inaspettato da parte di chi, nella sua pur poca esperienza, ha saputo cogliere l’essenza stessa dell’unione tra uomo e donna senza abbandonarsi a false chimere. Ludovica di Martino ha mostrato nelle sue pagine di saper maneggiare perfettamente il termometro dei rapporti di coppia, chi l’avrebbe mai detto? Ad maiora!




CITAZIONE DAL ROMANZO

''Mi girai lentamente, consapevole di star per fare qualcosa di razionalmente sbagliato, ma appena trovai il coraggio di baciarla di nuovo sentii che amare qualcuno così tanto ed essere ricambiati non era un errore, e dare vita e storia a quel sentimento era quanto di più giusto ci fosse al mondo.''



RECENSIONE



Un romanzo toccante scritto da un'autrice esemplare, vista la sua giovanissima età. Questo è il suo primo libro, ma sembra già una scrittrice matura e affermata, perché il suo stile è eccellente, pervaso da una mistica sensibilità nei confronti dell'amore, un sentimento così difficile da comprendere per gli adulti, figurarsi quanto può essere sconosciuto ai più giovani.
Una storia scritta attraverso un puzzle di flashback davvero ricchi di emozione e anima, ma molto difficili da ricostruire per una penna alle prime armi. Posso soltanto dire che invece la maestria dell'autrice ha saputo creare un'atmosfera unica e indimenticabile, un romanzo che non sfiora i banali romance partoriti spesso dagli adolescenti, ma capace di scrivere sicuramente la più grande storia d'amore contemporanea fra gli emergenti.
Un diario che mette a nudo la protagonista di nome Eleonora, una donna ricca, a cui apparentemente non potrebbe mancare niente, ma lei nella sua vita si sente così triste e disperata ogni dannato giorno.
La donna ha un marito benestante che la adora e una figlia da amare, ma che sembra quasi evitare, tanto da farla sentire quasi detestata. E sarà proprio alla fine della sua vita che Clara, la figlia di Eleonora, attraverso le sue continue ricerche riuscirà a ritrovare notizie essenziali per scrivere la completa vita di sua madre. Lei giungerà alla verità grazie all'uomo che Eleonora ha sempre amato da quando era soltanto una ragazzina.
Un legame iniziato con una forte amicizia e sfociato in un grande sentimento, unico e raro da trovare lungo il percorso della vita.
Già, ma sarà anche un cammino pieno di dolori e rimpianti, perché sua madre dopo tanto tempo ha rinunciato a quella persona per sempre. E il motivo di questa rinuncia lascerà basita la stessa Clara. Quest'ultima troverà dolcezza e una certa affinità con l'uomo che la riempirà di rivelazioni sulla figura materna, la quale per lei fino a quel momento è stata quasi straniera.
Una narrativa contemporanea che assume il sapore antico dell'amore di un tempo, una sorta di classico nell'originalità del moderno: proprio per questo la scrittrice meriterebbe in assoluto un premio letterario speciale per la sua prima opera.
Una trama scritta con poetica passionalità, la quale passo dopo passo ti porta in punta di piedi di fronte alla vita e alle sue impervie difficoltà. Sì, perché spesso il destino non si può cambiare, ma l'essenziale è lottare e almeno tentare di cambiarlo.
Consiglio questa lettura agli amanti delle storie d'amore particolari, dall'animo toccante e commovente, perché la sottoscritta si è letteralmente commossa nella lettura delle sue pagine.



FRANCESCA GHIRIBELLI


domenica 14 febbraio 2016

RECENSIONE 'SARA-STORIA DI UNA MULA' DI VINCENZA CACCIATORE





ISBN: 978-88-6884-675-6
Prezzo: € 12,80
Categoria: Narrativa
Anno: 2015
Pagine: 112
Autore: Vincenza Cacciatore




Link casa editrice

http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2072



SINOSSI

Il romanzo Sara. Storia di una mula prende avvio da una delle periferie più povere e dimenticate di Palermo e si snoda poi attraverso Milano e la provincia dell’Italia settentrionale. La vicenda che vi viene presentata è quella della giovane Sara, attraverso la quale l’Autrice vuole dare voce al disagio esistenziale di tutte le donne che si trovano o si sono trovate nella stessa situazione della protagonista, o semplicemente s’introducono con sguardo empatico nella narrazione del romanzo. Una storia fatta di sofferenze, di privazioni, di momentaneo riscatto e di sconfitta, ma al di là del racconto particolare, dell’esistenza individuale di Sara, c’è per la Scrittrice l’intenzione di trasfigurare i dettagli in un romanzo che faccia da racconto emblematico di un percorso di smarrimento interiore e riscoperta faticosa di sé.


CITAZIONE DAL LIBRO

''Sei il più bel libro che io abbia mai letto.''
E così mi faceva sentire sempre.

''E come tutte le più belle cose Sara visse solo un giorno, come le rose.''




RECENSIONE


Un romanzo breve pervaso da un disagio esistenziale forte e invadente, perché quando l'ansia di vivere diventa depressione non c'è via d'uscita che tenga.
Un argomento toccante vibra nella trama del libro, scritto con uno stile scorrevole e concreto, ma arricchito da quel sapore poetico, a volte ermetico, e in altri casi 'crepuscolare'.
Una storia di vita vissuta che inizia dalla fine per tornare ad un passato grazie a dei numerosi flashback che potrebbero disorientare il lettore, visto il loro ordine confusionario, ma la bravura dell'autrice sta proprio in questo speciale accorgimento.
Lei sa come far arrivare il suo messaggio ad ogni cuore o anima alla ricerca di un racconto esistenziale e profondamente umano.
Sara, definita la 'mula', che nell'antico dialetto siciliano vuol dire 'figlia adottiva', viene guardata dagli altri con diffidenza e astio, proprio perché è stata adottata da una famiglia di buon cuore e abbastanza abbiente. Si ritiene fortunata, anche se dentro di sé vive il profondo e inspiegabile dolore causato dall'improvviso abbandono da parte della sua vera famiglia.
In questo libro si ritrovano l'ancestrale linguaggio di una terra antica, la Sicilia, ma anche il coraggio da parte di Sara e della sua madre putativa di scappare dalle proprie origini per giungere fino al nord Italia. Nuove prospettive di futuro alquanto sconosciute che faranno accadere le tante peripezie in agguato sul cammino della protagonista.
Lì Sara verrà ricontattata dal suo primo amore mai dimenticato, Michele, uomo molto simile al suo stesso padre, quasi inerme di fronte agli accadimenti della vita. Sara farà il possibile per trovare la felicità con la sua famiglia, ma la cattiveria di Martina, sua suocera la soccomberà portandole via tutto ciò che le resta dell'amore.
Nella prima parte del libro traspare l'evidenza di una Sicilia, dove apparentemente è sempre l'uomo a comandare e a far soccombere la donna, ma quando nel libro apparirà la figura della madre di Michele, tutto si capovolgerà riuscendo a far credere quanto invece il mondo siciliano sia una società matriarcale, in cui le donne specialmente quelle più mature, siano a capo della famiglia.
Sara scoprirà la sua debolezza e la sua angoscia di vivere la farà soccombere tra le fauci della vita, così facendola ritornerà alle origini della sua sofferenza.
Lei figlia adottiva abbandonata dai suoi veri genitori, diventerà madre assente verso la sua futura prole.
Ciò che più voleva evitare diventa la conseguenza involontaria di una esistenza senza senso.
Mi è piaciuto molto il fatto che l'autrice abbia messo quasi in tutti i capitoli una sorta di incipit poetico che chiarisce ancor di più lo stato d'animo della protagonista; infine ho apprezzato tantissimo le ultime parole con cui conclude l'opera.
Esse sono prese da una canzone bellissima di Fabrizio De André, ovviamente riadattate alla vicenda del libro.
Consiglio la lettura a chi ama le storie struggenti, a chi non ha paura di scontrarsi con letture pervase dalla crudeltà della vita, ma vuole riscattare la letteratura raccontando briciole di essenziale umanità per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.







FRANCESCA GHIRIBELLI

sabato 13 febbraio 2016

RECENSIONE 'SULLA SOGLIA DEL DOLORE' DI IRMA KURTI




ISBN: 978-88-6884-710-4
Prezzo: € 13,30
Categoria: Poesie
Anno: 2016
Pagine: 88
Autore: Irma Kurti



LINK CASA EDITRICE

http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=2098



SINOSSI
È sorprendente notare, ogni volta, quanto l’animo della scrittrice Irma Kurti sia in continuo dialogo con se stesso e sempre in procinto di accogliere stupore e meraviglia dentro e fuori di sé. Questa nuova raccolta di poesie testimonia il binario su cui scorre il tempo della sua vita: un passato, un presente e un futuro filtrati dagli occhi dell’anima. Il lettore è un privilegiato, perché rappresenta colui al quale l’Autrice affida se stessa, a cui confida i motivi del suo dolore, della sua nostalgia e della sua inebriante percezione di felicità. Da una parte l’orizzonte dei suoi sogni, dall’altra la realtà della vita, nelle cui pieghe con fatica riesce a lasciare tracce di questi suoi grandi ideali. E, allora, i suoi sogni, con dissolvenza di colori e forme, li custodisce proprio lì, su questo crinale imperfetto, che la sua poesia è capace di rendere momento di grazia e meraviglia senza fine. Adele Donini



BIOGRAFIA AUTRICE


Irma Kurti è una poetessa e scrittrice albanese. Sin da piccola ha scritto poesie. Al pubblico albanese è nota anche come scrittrice di testi di musica leggera e molte delle canzoni alle quali ha collaborato nella composizione, sono state premiate dalla critica. Nel 1998, ha pubblicato il primo Cd contenente le sue canzoni di maggior successo e nel 2013 il secondo Cd. I suoi libri sono stati tradotti in lingua italiana e inglese. Ha vinto numerosi premi letterari in Italia e nella Svizzera Italiana. Le è stato conferito il Premio Internazionale “Universum Donna” IX Edizione - 2013 per la Letteratura e la nomina a vita di “Ambasciatrice di Pace” dell’Università della Pace della Svizzera Italiana. Irma Kurti ha pubblicato dieci libri in lingua albanese, sei in lingua italiana e due in inglese.

CITAZIONE DALLA POESIA 'LA TRACCIA DELLA SCRITTURA' ESTRATTA DAL LIBRO

''Non è per niente arduo riconoscerla
perché mantiene la forma del cuore,
si vede, l'impronta è un po' diversa,
ciò non vuol dire che sia la migliore.''


RECENSIONE


Una grande autrice che non conoscevo, la sua poesia matura è pervasa di dolore e al contempo per alcuni brevi tratti colma di speranza: ha uno stile che delinea quella sorta di 'racconto' dentro la poetica. Lei narra di sé, del suo triste passato, della forte nostalgia per la sua Terra albanese, ne descrive le emozioni con strazianti metafore e suggestivi termini, mentre in altri testi scorrono tante verità, le quali molti autori non hanno il coraggio di evocare attraverso i loro scritti.
Ho ritrovato molti denominatori comuni di vita nelle poesie dedicate alle delusioni, ma soprattutto al significato di amicizia. Perché la poesia non può narrare tutto 'rosa e fiori', ma denunciare la verità sull'aridità dell'anima altrui, purtroppo sempre più sovente. Le sue figure retoriche sono d'impatto regalando immagini crude ed essenziali, ma mai distruggendo il bello che la poetica può dare con il suo fondo di speranza. La Kurti dona ai lettori i risvolti della sua candida anima, che racchiude una delicata sensibilità umana.
La raccolta di poesie è suddivisa in due parti: nella prima parte dal titolo 'La Radiografia della mia vita' ho amato i testi 'Lasciate a me questo tramonto', dove si nota un mistico panismo con la natura circostante per rendere più vivide le sensazioni provate dall'autrice sul momento. 'Venti del passato' è un titolo perfetto per evocare i ricordi riconducibili all'Albania, terra in cui la scrittrice ha lasciato da sempre un pezzo del suo cuore. Le tante rinunce e cause politiche l'hanno costretta a fuggire dal suo passato per scrivere un presente nuovo e non del tutto felice. Ho trovato davvero meravigliosa 'Particelle di polvere', un componimento dall'intestazione veramente perfetta per descrivere in poche parole l'essenza dell'anima delle persone incontrate sul suo cammino. Non si poteva scrivere una poesia migliore per saggiare l'indifferenza degli altri. In seguito il testo 'Sulla soglia di un dolore' da cui prende il titolo dell'intero libro, fa comprendere quanto la scrittrice preferisca restare sulla soglia del cuore di una persona per non essere invadente, ma soprattutto per non restare ancora una volta ferita dalla superficialità altrui. Perché solo lei sa quanto faccia soffrire una delusione.
Nella seconda parte del libro 'Se l'amore è questo', si deducono l'immenso sentimento provato dalla scrittrice in diversi periodi della sua vita, soprattutto quello per le persone perdute o scomparse: in 'Le palme', 'Il giorno prima', 'Le sedie vuote'. Dopo ci sono una serie di poesie dove la bellezza dell'amore e il suo lato doloroso si scontrano producendo brani toccanti, tangibili e d'impatto visivo e psicologico. 'Stagioni' e 'Migliaia di piccoli soli', sono deliziose e veramente intense, mentre 'Se l'amore è questo', omonimo titolo della suddivisione del volume, insieme a 'Un ricordo irreale' fanno comprendere quanto nell'autrice brami ancora il desiderio per l'unicità di un sentimento puro provato, ma purtroppo non condiviso allo stesso modo dall'altra persona.
In quasi tutti i testi diventa accomunante la delusione per la vita e per i suoi bocconi amari, ma alla fine i ricordi dell'amore percepito dentro di sé resteranno preziosi e al contempo evocativi per una possibile fiducia nel futuro.
Consiglio la lettura agli amanti del genere e a chi vuol conoscere un'autrice italo-albanese dal cuore raffinato, la quale riesce a far suonare la corda del suo violino grazie alle preziose parole ricamate dall'anima.





FRANCESCA GHIRIBELLI














venerdì 12 febbraio 2016

RECENSIONE 'LE PAROLE NEI GIORNI BUI-''...perché quando scrivi, viene fuori il sole'' di SIMONE DE BLASI



ISBN: 978-88-6884-540-7
Prezzo: € 12,50
Categoria: Poesie
Anno: 2015
Pagine: 72
Autore: Simone De Blasi



LINK CASA EDITRICE KIMERIK

http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=1890







BIOGRAFIA AUTORE


Simone De Blasi nasce a Copertino (Lecce) nel 1986 e fin dai primi anni di vita rivela un sincero amore per la scrittura che coltiva, in particolare, attraverso la composizione di versi in rima. Laureatosi in Giurisprudenza e perfezionatosi presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali “V. Aymone”, diviene avvocato all’età di 27 anni. Oggi si occupa prevalentemente di Diritto Penale e di Diritto Sportivo. Ha all’attivo diverse pubblicazioni giuridiche online, specie in materia di Diritto Amministrativo; nel tempo, tuttavia, non hai mai abbandonato la sua passione per la scrittura creativa, nella piena convinzione che nessun tecnicismo professionale possa mai eguagliare un lavoro scritto con l’anima.




SINOSSI

Ci hanno sempre detto che la poesia è prerogativa degli uomini tristi: di chi non sa più ridere, di chi è solo, di chi è stato lasciato o è semplicemente annoiato. E, forse, è proprio così. Quello che non ci hanno detto, però, è che la poesia non è soltanto un modo per tirare fuori quanto abbiamo dentro; è lo strumento più importante per costruire la nostra nuova realtà, il mezzo più potente per compiere passi significativi verso l’Io che saremo. Perché, mentre scriviamo nel buio della stanza, non ci rendiamo conto che fuori sta venendo il sole!


VERSI ESTRATTI DAL LIBRO


Dalla poesia dal titolo 'Vecchio'


Ti sentivi giovane, e non capivi la gente
a chi ti urlava ''Vecchio!''
volgevi sguardo indifferente,
fino a quel lontano giorno
quando un piccolo bambino
chiamandoti 'Nonno' ti colorò il destino.


RECENSIONE



Ho letto questo libricino tutto d'un fiato, adoro i libri di poesia, nonostante oggi in questo frenetico mondo vengano apprezzati sempre meno. Forse, adoro il genere, perché anche io ho scritto la prima poesia a sei anni e continuo a scriverne, ma stavolta posso soltanto dire di essere rimasta folgorata dai versi di questo giovane autore emergente.
Il titolo racchiude con parole originali e autentiche il vero senso di tutta la raccolta, riuscendo a inviare al lettore la concretezza del messaggio che vuole far giungere a destinazione in ogni cuore. I suoi versi sfiorano con maestria l'eccellenza appena li leggi per la prima volta, ma rileggendoli più volte hai la certezza che un cuore così giovane non possa altro che avere il prezioso dono di un talento ineguagliabile.
Dalla sua anima traspare freschezza, a tratti spensieratezza, trasformando i ricordi, anche quelli meno belli, in saggi consigli da regalare a se stesso e agli altri.
Lo scrittore usa termini facilmente comprensibili e d'impatto, ma al contempo anche aulici, perché ricerca ogni termine alla perfezione formando rime incatenate, talvolta baciate,e in altri casi alternate.
Un giochi di sguardi fra parole che donano il nuovo sapore di una poesia a tratti pungente per i dolori trascorsi, ma ogni volta imbevuti di quella sana speranza che una persona giovane deve avere a tutti i costi dentro di sè. Già, perché anche se fuori piove o il cielo è soltanto grigio, non appena scrivi l'anima si denuda pronta ad abbronzarsi a quel tiepido sole, che soltanto la poetica sa disegnare.
Ho amato tutti i testi di questo libro, ma i miei preferiti rimangono ''Vecchio'', ''Gesta di un uomo di nome Karol', dedicata all'indimenticabile Papa Woytila, ma anche i brevi versi in dedica a Fabrizio Quattrocchi, la giovane guardia di sicurezza italiana, che ha perso la vita in Iraq durante il suo rapimento; infine il testo ''Papà, dove sei?'', toccante e struggente brano dal sentimento profondo e unico.
Non mancano poi anche componimenti sui ricordi liceali o riferiti a cari amici, ma soprattutto anche alla sua infanzia o a stati temporanei riferibili a sfere sentimentali.
Insomma, De Blasi non fa mancare proprio niente alla sua encomiabile raccolta, perché risveglia anche il lettore meno sensibile, riuscendo a far sbocciare una rosa, perfino nel cuore più arido e freddo.
Consiglio la lettura a tutti, ma soprattutto agli amanti della poesia e pure a coloro che disdegnano tale genere letterario, perché scoprendo questo autore non potranno far altro che ricredersi e apprezzarlo nella sua eccellente e culturale completezza interiore.




FRANCESCA GHIRIBELLI






mercoledì 10 febbraio 2016

RECENSIONE 'HYDRA-IL SEGRETO DEGLI ABISSI' DI BARBARA RIBONI



Genere: Paranormal Romance
Editore: Cicogna
Pagine: 396
Prezzo: € 14,50
Uscita: 21 Novembre 2014


L'autrice:
BARBARA RIBONI è nata a Milano dove vive insieme al marito ed al loro cane Nebbia.
Ama cucinare per rilassarsi, adora gli animali ed il mare, ma la sua grande passione sono i libri fantasy di cui è un’accanita lettrice.



PRECEDENTI ROMANZI E SPIN OFF DELL'AUTRICE

PACTUM VAMPIRI
Zelda, Ad Novam Vitam
Carlos, Inopinatum Munus


SINOSSI


Victoria Valsecchi è una ragazza milanese abituata al lusso estremo e alla vita sregolata. Orfana di madre, ignorata dal ricchissimo padre, ha sviluppato un carattere chiuso e indisponente, costruendosi una rigida corazza contro il resto del mondo.
Ubriaca alla guida della sua auto, una notte ha un incidente in cui rischia la vita e una denuncia penale e così il padre, esposto politicamente all'estero, la obbliga a una vacanza forzata in un resort alle Maldive, minacciando di bloccarle i conti in caso di rifiuto.
Non sarà facile per la ragazza, abituata alla vita frenetica di Milano, adeguarsi al silenzioso splendore dell'Oceano Indiano ma Victoria, contro la sua volontà, si scoprirà ben presto attratta dalle meraviglie naturali di quel paradiso terrestre e da uno strano uomo che scorge tra le onde.
Al largo di quelle acque azzurre e trasparenti andrà incontro ad un destino inimmaginabile e pericoloso, conoscerà un popolo straordinario e avrà il compito di proteggerlo da una misteriosa minaccia, con l'aiuto degli otto Custodi di Hydra.
Ricattata da una creatura divina e contesa da due uomini caparbi riuscirà a trovare l'amore dove non l'avrebbe mai cercato, ma dovrà spingersi nel segreto degli abissi più profondi per scoprirlo.

RECENSIONE


Ho atteso con impazienza di leggere il secondo romanzo dell'autrice, visto che il suo primo libro mi aveva letteralmente stregato. Ho trovato la copertina sognante, l'ambientazione davvero fantasiosa e incantevole, un'opera piena di descrizioni esaustive e ricca di luoghi stupendi e impensabili nell'immaginazione di uno scrittore: perché la Riboni è riuscita a sospendere per un attimo il mondo precedente dei Vampiri per immedesimarsi in un universo magico sottomarino davvero sorprendente. La protagonista è molto particolare e soprattutto la parola giusta per descriverla è 'misogina'; sarà alle prese con una punizione per i suoi eccessi di vita quotidiana e dovrà ritrovarsi isolata e confinata in un'isola delle Maldive, lontano da tutto e da tutti. Lei, amante della sua nebbiosa Milano, dello shopping e della sua libertà personale. Victoria Valsecchi è la classica ragazza ricca, ma con alle spalle tante mancanze e un incidente avuto da piccola a causa della madre, che la priverà di esaudire il più grande sogno di una donna. A volte, si diventa un po' asociali per le esperienze che il passato ci sbatte contro, ma in fondo la possibilità di cambiare esiste per tutti, anche per il caso più disperato. Già, questo viaggio punitivo le farà scoprire le bellezze della natura, facendole apprezzare il mondo che la circonda, il quale non si era mai soffermata a guardare più di tanto, ma comprenderà ancora meglio quanto suo padre possa essere arrivista e manipolatore, egoista a tal punto di vendersi l'anima per guadagnare denaro. E tutto ciò riguarderà il mondo di Hydra, il quale paradiso sarà messo a dura prova dagli interessi umani del 'mondo di sopra', pronto a distruggere tutto pur di ottenere ciò che vuole. O meglio avere la ricchezza che quel mondo sommerso nasconde. L'inventiva dell'autrice arriva a creare Otto Custodi dei poteri più importanti dell'isola, fra cui il più essenziale è Noah, Custode della Vita. Sarà proprio lui a rapire Victoria e a portarla a Hydra, convinto che sia il messaggero capace di salvare il destino del 'mondo di sotto'. La ragazza dovrà essere legata a ciascuno dei Custodi in modo da riuscire a scoprire quale sarà l'importante messaggio che porta per difendere Hydra dalla sua imminente scomparsa. Victoria sarà alle prese con fiori, cibi e piante alquanto strani e incantevoli, sarà circuita dal fascino di Masa, Custode dell'acqua, ma nel suo cuore batte già qualcosa per Noah. Sì, lo trova molto dolce e soprattutto davvero simile a lei. Un cuore puro pieno di coraggio e bontà, il quale la farà innamorare di lui e del suo mondo fantastico ed enigmatico.
La figura di Merea, l'ultima sirena sopravvissuta, è sinceramente molto particolare e dà forza al contenuto della leggenda che vive nel cuore di Hydra.
Vi chiederete, perché ho dato solo tre stelline e mezzo? Già, perché se fosse stato per l'ambientazione e la sola trama avrei dovuto dare il massimo, ma i dialoghi e l'attesa che si protrae per capire al meglio l'insieme della vicenda, si fanno attendere troppo. A volte ci sono alcuni capitoli dedicati molto più alle descrizioni, che al vero scambio di battute fra i personaggi o allo svolgersi della vicenda, ma soprattutto per far scattare qualcosa fra Noah e Victoria ci vuole molto, forse l'autrice fa aspettare troppo il lettore.
Anche se alla fine l'arrivo del dialogo non delude, ma per quanto riguarda il fascino delle battute e la loro sensualità, ho trovato migliore il primo romanzo dell'autrice.
Avrei voluto più chimica fra i personaggi e una sorta di intesa letteraria che messa a nudo fra di loro avrebbe dato il massimo a tutto il romanzo.
Comunque sia Barbara Riboni resta una delle mie autrici emergenti preferite, perché crea un mondo tutto suo, rendendolo originale e superbo, scostandosi da ogni trama banale o scontata, che spesso si ripete nel mondo letterario.
Consiglio a tutti la lettura, soprattutto a chi ama gli universi sottomarini e un po' distopici.




FRANCESCA GHIRIBELLI

martedì 2 febbraio 2016

RECENSIONE 'INSIDIA' DI M.J. HERON





Titolo: Insidia
Autore:M.J. Heron
Serie: Implosion Series #2
Edito da:De Agostini
Prezzo:9,90 €
Genere: Paranormal Fantasy
Pagine:384 p.


LINK SU QLIBRI RECENSIONE PRIMO LIBRO 'IMPLOSION' DELLA TRILOGIA

http://www.qlibri.it/narrativa-italiana/fantasy/implosion/






BIOGRAFIA AUTRICE

M.J. Heron nasce ventotto anni fa sotto il segno dello scorpione, in una terra in cui le nebbie del mistero avvolgono il respiro e le antiche leggende ridisegnano i contorni del paesaggio.
Amante delle emozioni forti e di tutto ciò che può essere nuovo e stimolante, trova irrinunciabile la compagnia di un buon romanzo (classico, thriller o d’amore, a seconda del suo stato d’animo).
Nella scelta di una carriera universitaria che sembrava già tracciata, alla strada del giornalismo preferisce invece quella dell’interpretariato e traduzione, anche se sogna di continuare a scrivere fino alla fine dei suoi giorni.
Vorrebbe viaggiare nel passato, conoscere il futuro e disporre di giornate di almeno 48 ore. Intanto assapora il presente che sa riservare anche belle sorprese e si intrattiene con i personaggi che entrano nella sua mente senza bussare…

1. Implosion
2. Insidia
3. IMPURO

Trama
La visione di Kylaah sta per avverarsi. Uno dei kurann, nell’ombra, tesse malefiche trame per rovesciare il potere e ridisegnare i vertici dell’Antica Stirpe.
Mentre i fili della sorte burattinaia si muovono fino ad intrecciarsi, Cris ha un unico obiettivo: trovare e uccidere l’assassino del padre. Ma i suoi piani non possono prevedere una madre che ritorna dopo molti anni per sconvolgergli la vita; tanto meno prevedono Lory, la ragazza arrivata con lei da Edimburgo, che farà vacillare ogni sua certezza.
Per Cris la vendetta ora è lo scopo della vita, il resto solo un intralcio da eliminare. Neppure a Lory, giovane donna dalla sensualità dirompente, sarà concesso di distogliere un guerriero come lui dall’obiettivo primario. Impareranno presto che non c’è nulla di più incerto delle certezze. Quando l’amore è una variabile del destino, tutte le regole vanno riscritte per spezzare l’anello debole nelle infide catene dell’insidia.


BOOKTRAILER


https://www.youtube.com/watch?v=Uswkgko1A8I


RECENSIONE




L'autrice mi aveva omaggiato da molto tempo del secondo libro della sua saga, ma purtroppo fra vari impegni e molte letture, ho potuto leggerlo soltanto adesso. E mi scuso ulteriormente, perché leggendo questo secondo volume, posso soltanto dire di essermi emozionata ancor di più rispetto al primo capitolo!
E' una vicenda dai risvolti epici, dallo svolgimento unico per essere una storia di vampiri, perché l'autrice è riuscita davvero ad essere insostituibile sul genere vampiresco. Ho letto il libro tutto d'un fiato, ansiosa di sapere la conclusione, giustamente rimasta in sospeso per attendere il seguito nel terzo romanzo, ultimo della serie. E l'unica cosa di cui sono contenta è che, anche se ho ritardato nella lettura di questo volume, posso subito leggere il terzo, appena uscito in libreria, così da non perdere la saliente e avventurosa vicenda del mondo dei Kurann.
Uno stile scorrevole e d''impatto, come la trama e tutti i personaggi, anche quelli secondari. Già, in questo secondo episodio la Heron è stata capace a dare rilievo ai principali protagonisti come nel primo volume, ma soprattutto a far entrare in scena nuovi volti rendendoli essenziali come Katherine e Armand.
E' complicato e veramente raro unire il mondo di queste affascinanti creature della notte ad una vicenda ricca di mistery, action, spionaggio e romanticismo. Devo dire che stavolta ha reso i vampiri anche molto sexy e davvero hot, specialmente le scene fra Cris e Lory.
Per tutta la durata del libro il Kurann non viene mai definito 'vampiro', ed è proprio questo che rende speciale l'autrice. Ha creato un suo personale personaggio soprannaturale, ancora più affascinante e intrigante!
Si percepiscono le documentazioni dell'autrice che con passione si è interessata alle radici più antiche di questo popolo di creature, riuscendo poi a creare un universo parallelo dalle linee fantastiche per una storia esemplare e appassionante.
Non voglio creare una recensione 'spoiler', altrimenti non lascerei al lettore l'emozione di scoprire pagina dopo pagina la bellezza del romanzo.
Una trama scientifica con umani e Kurann che fanno da cavie per riuscire a estrapolare un potere straordinario e unico nei secoli.
Non è da meno il glossario alla fine del libro, dove l'autrice ci spiega meglio il mondo dei Kurann attraverso accurati e particolari termini.
Ritroviamo Thomas, il fratello di Katherine, alle prese con la sua vendetta verso il patrigno che lo ha segregato per cinque lunghi anni.
Il lato misterioso di Shamnos che sembra provare qualcosa di profondo e autentico per Katherine, anche se l'autrice non vuole far trasparire completamente la natura del suo vero sentimento.
La scrittrice ci lascia sulle spine sempre sul più bello, ma dall'altra parte ci rende partecipi di molte rivelazioni davvero sorprendenti, soprattutto su Kylaah, l'affetto per suo figlio e il ricordo del suo defunto grande amore. Non appare alla fine più così fredda come è sempre stata delineata.
Due nuovi volti davvero eccellenti sono Cris, Kurann biondo e dalla bellezza 'maledetta', sua madre Cora e sua sorella Alison, ma soprattutto la giovane e carina Lory.
Un personaggio femminile davvero moderno che non si lascerà intimorire dal forte carattere di Cris, anzi fra i due scoppierà una passione eclatante.
Scene sensuali dove anche l'apparente voracità di un vampiro nell'atto sessuale diventa elegante e affascinante, mai volgare.
Consiglio questa lettura agli appassionati della saga, a chi vuole scoprire una scrittrice emergente dal talento inconfondibile e anche a chi vuole assaporare questo genere in una nuova e appassionante veste.




FRANCESCA GHIRIBELLI