sabato 14 marzo 2015

RECENSIONE DELLA PRIMA PARTE DELLA SAGA 'L'ULTIMA STELLA' DI BLAKE GALEN





SITO DELL'AUTORE



link della saga



PAGINA FB AUTORE





CITAZIONE TRATTA DALLA SAGA


Persino l’aria si era piegata al volere di Richard. Soltanto il tempo continuava a scorrere inesorabile e indifferente. D'altronde a lui non importa mai di nulla, scorre e scorre e scorre. Insensibile e monotono.




RECENSIONE


Tutto comincia con il prologo di questa nuova saga, un'altra continuazione dell'opera diabolica di Richard Lancaster dopo il crollo della Torre degli Orrori: il vuoto della perdita di Cheryl a causa del suo affezionato paziente lo riempie fino alla disperazione.

Ed ecco che il piano maligno contro l'umanità datogli in mano dallo strano e solo apparente portinaio dell'Inferno ha inizio.

Richard sembra avere un potere di comando sull'aria e sul mondo intero, dove in pochi istanti riesce a bloccare il movimento e le azioni di chiunque tranne le loro menti.

Una delle sue vittime sarà proprio un ragazzo che sta per suicidarsi a causa della sua natura omosessuale, ma Richard sta cercando altri potenziali e forti generatori per ridare vita alla totale distruzione del pianeta.

Dodici luci si accendono in diverse locazioni della Terra, quasi come il gioco enigmistico in cui ci si diverte ad unire i punti di una stella a sei punte.

Quando la forma si completa sembra che al suo interno vi si nasconda il marcio dell'universo, il quale non aspetta altro che scoppiare e infettare ogni essere vivente.

Alla fine Richard quasi con il tocco di una bacchetta magica riaziona tutto, ma nessuno si ricorderà mai di cosa sia successo in quel momento.

E così tutto ebbe inizio...

Il secondo capitolo della saga vede come protagonista Nick Beaded. Il ragazzo omosessuale precedentemente deriso per la sua sessualità.

Qui entra davvero in scena il piano malefico di Lancaster che compare improvvisamente nella stanza spoglia dove si trova il ragazzo.

Nick non vede l'ora di poter riabbracciare i suoi cari, e Richard sembra leggergli nel pensiero, infatti prima di lasciarlo andare gli chiede semplicemente di fare una piccola cosa per lui.

Nella stanza vede apparire un antico strumento di tortura risalente ai tempi dell'antica Grecia: il Toro di Falaride, il re che usava questo grossa macchina di ferro a forma di animale con una porta a fianco.

I prigionieri una volta entrati venivano intrappolati e cotti vivi dal fuoco che arrivava dal basso, pronto a torturarli.

Il tutto era creato per attutire i suoni raccapriccianti delle vittime e l'odore nauseante che vi proveniva.

Nick improvvisamente sente accendersi dentro di lui una perversa voglia di vendetta senza provare nessun tipo di vergogna o pudore.

Davanti a lui vede apparire i corpi dei ragazzi che lo avevano preso in giro e molestato spogliandolo; così grazie ad una frusta e un coltello inizia a ridurre quei corpi in carne macerata.

Sarà un momento di tortura sadica e violenta, davvero descritta bene dall'autore.

Alla fine mette a cuocere i corpi ridotti a brandelli nella macchina di ferro fino a far restare soltanto lucenti ossa di ogni corpo devastato.

Ed è proprio questo che dice la leggenda ai tempi di Falaride, resta un solo mucchio di ossa brillanti come diamanti, da cui creare preziosi gioielli.

Ancora tanto di cappello a questo bravo scrittore emergente che riesce ogni volta a creare capitoli originali impreziositi da idee davvero creative per una valida atmosfera horror.

Nel terzo racconto della saga ritroviamo il malefico sadismo che Richard trasmette a Nick, visto che il ragazzo assapora con crudeltà la punizione inflitta ai suoi compagni per averlo deriso attraverso il Toro di Falaride.

All'improvviso Richard ha una visione di sua moglie Cheryl, quasi guidata dal forte desiderio di rivederla, ma in quel momento riaprendo gli occhi deve soltanto pensare a mandare avanti il suo piano.

In precedenza era riuscito ad impossessarsi della mente del ragazzo, al quale ora racconta purtroppo che vorrebbe farlo tornare a casa dalla sua famiglia, ma quest'ultima si è dimenticata di lui.

Il fratellino e i genitori lo hanno cancellato definitivamente dalla memoria, visto che Nick voleva togliersi la vita.

Così Richard racconta che è stata quella la prima e unica volta a cui ha salvato la vita a qualcuno, e quello dell'eliminazione dei ricordi da parte dei familiari poteva essere un effetto collaterale.

Ma come vedremo alla conclusione del racconto, Richard ha cercato lo stratagemma di questa sordida bugia per proiettare Nick e il suo corpo in un luogo sconosciuto, dove in lontananza si scorge una strana torre.

Forse si tratterà davvero della Torre degli Orrori?

Aspettiamo di leggere la seconda parte con trepidazione.








Francesca Ghiribelli.






Nessun commento:

Posta un commento