venerdì 25 luglio 2014

Recensione ‘Bussa alla tua porta’ di Cettina Barbera







Titolo: Bussa alla Tua Porta
Autrice: Cettina Barbera
Editore: Self-Publishing
Letto in Ebook su Kobo
Pagine: 54

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Sinossi

“Il sangue è la vita!
No?
In quale film l’ho sentito, Dracula?
Molte delle cose dette nei film sono cazzate: questa no.
Il sangue è davvero la vita e perciò è nel sangue che sguazza l’anima.”

Problemi con le figure autoritarie, un carattere scorbutico e un linguaggio scurrile non sono certo caratteristiche che ti spingerebbero a dare retta a qualcuno, ma dovrai fare un’eccezione, la posta in gioco è troppo alta.
Il misterioso e immortale narratore di questa storia ha tutti questi difetti e ha qualcosa di importante da dirti. Lo ascolterai?
Aprirai a colui che busserà alla tua porta, quando meno te lo aspetti o salverai la tua anima?
Ti sta veramente raccontando la sua vita o ti sta mentendo?
Dai una sbirciata al di là della porta e scegli a cosa credere.



Recensione


Un libro a mio dire troppo breve, perché per una storia così mi sarebbe piaciuta una maggiore estensione narrativa.
Diciamo che la trama si è potuta già conoscere e rileggere a partire dai classici più antichi, infatti mi ha ricordato ‘Doctor Faustus’ di Thomas Mann : non per la trama in se stessa, ma per l’idea principale.
E per chi non conoscesse quest’opera, ovviamente lascio la sorpresa di leggere questo romanzo, più simile ad un racconto, che l’autrice ci ha proposto.
Ogni autore ovviamente rielabora la sua idea di romanzo e devo dire che la versione dell’autrice mi ha regalato uno svolgimento accattivante.
Una sorta di diario personale e introspettivo su un tipo di destino molto singolare, alquanto invidiabile all’apparenza, ma soltanto capendone le vere radici se ne deduce la terribile sfortuna.
Molti troveranno questa storia magari un po’ simile ad altre narrate solitamente nei libri, ma non sono riuscita a staccare gli occhi dal mio kobo, quindi sinceramente tanto di cappello alla scrittrice.
Secondo me la sua bravura sta proprio nel riuscire a rendere accattivante e affascinante questa piccola trama trasformandola in una prosa unica e agghiacciante.
A volte, non servono romanzi né troppo sanguinari, né troppo irruenti, ma bastano pochi elementi saputi dosare bene, i quali rendano la condizione esistenziale del protagonista un vero inferno.
Il personaggio in questione è un uomo che vive in America, ha una vita normale e possiede un lavoro come sbirro, a cui non rinuncerebbe mai.
Questo romanzo ci insegna come spesso mettiamo sempre davanti cose che possono essere secondarie rispetto all’importanza dell’affetto di una famiglia.
L’errore compiuto dall’uomo, di cui non conosciamo neanche il nome, verrà pagato da lui stesso a caro prezzo.
Non vi dico altro, altrimenti svelerei tutto, invece voglio lasciare al lettore la sorpresa di scoprire cosa nasconde la sinossi della trama, la quale è veramente presentata bene.
Poche righe che lasciano trapelare l’ambiguità di una storia, che si evolverà inaspettatamente in qualcosa di davvero inquietante e mai scontato.
Per questo valuto con quattro stelle il romanzo, soltanto perché mi aspetto altre perle di questa autrice, la quale desidero che la prossima volta ci regali qualcosa di più lungo da gustare.
Una lettura consigliata a chi ama restare con il fiato sospeso attraverso un racconto introspettivo e paranormal, ma in sé educativo e coinvolgente.

Francesca Ghiribelli.

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