mercoledì 27 novembre 2013

Recensione di ‘Tregua nell’ambra’ di Ilaria Goffredo


Per chi fosse interessato al libro visitate il sito dell’autrice per tutte le info: http://treguanellambra.blogspot.it/

L'AUTRICE

Ilaria Goffredo è nata nel 1987 e vive in Puglia. Ha viaggiato in tutta Europa e ha lavorato in agenzie di viaggi e grandi villaggi turistici. Nel 2005 ha lavorato come volontaria in una scuola professionale di Malindi, in Kenya. Lì si è innamorata di quella terra meravigliosa e della sua gente straordinaria. Ad ottobre 2010 si è laureata in Scienze della Formazione. Cura una rubrica di recensioni letterarie sul blog di Itodei sul suo blog e collabora con il sito Talento nella Storia. È stata giurato ufficiale del concorso “Casa Sanremo Writers Edizione 2013”. Ha vinto diversi premi letterari per racconti e diari di viaggio. Con il romanzo “Tregua nell’ambra” si è classificata finalista nel concorso nazionale ‘ilmioesordio 2012’.

Recensione

Era da tanto tempo che non leggevo una storia profonda e indimenticabile come questa. Un meraviglioso racconto dettagliato con anima e cuore di un contesto storico importante come la seconda guerra mondiale.
Tutto comincia in un piccolo paese pugliese, Martina Franca. E questo credo sia l’evidente dimostrazione della bravura di questa autrice emergente, perché immerge una piccola grande storia di una ragazza semplice di paese in uno stupendo romanzo storico,il quale ci invita ancora a non dimenticare mai le barbarie, che la guerra ha inflitto nel nostro passato.
Sullo sfondo della Puglia c’è Elisa,(il vero nome è Elisabetta), una giovane ragazza di diciotto anni che vive nel quotidiano terrore di una guerra senza scrupoli e senza via d’uscita. Le giornate si susseguono fra stenti, povertà e fame al fianco di suo fratello e di suo padre, ma solo più in là si accorgerà di quanto quella noiosa e scarna quotidianità possa essere veramente preziosa e cara: quando la forza del conflitto imperverserà sul suo destino.
Un unico e importante evento sorprenderà la sua esistenza, l’amicizia che la lega ad una cara vicina di casa, Marisa, la porterà a conoscere Alec, figlio della donna.
Elisa rimane letteralmente affascinata dalla sua aitante bellezza: fisico alto e prestante, capelli mori e quegli occhi sognanti dalla luce d’ambra.
Ed ecco che tra di loro nasce la pura semplicità di un amore giovanile, che attraverso la seguente e forzata distanza fra i due, si rivelerà ancora più forte della guerra stessa.
All’inizio l’identità di Alec è pervasa di mistero, perché egli racconta ad Elisa di vivere e lavorare al Nord. Poi ha un accento molto strano, quasi straniero e le rivela di non poterle dire tutta la verità, perché potrebbe metterla in pericolo.
E sarà proprio la conoscenza del giovane a regalarle la felicità del vero amore, ma anche le continue e agghiaccianti punizioni della guerra.
Un amore diviso e combattuto dalla crudeltà violenta e quotidiana delle Camicie Nere, per poi proseguire nei campi di concentramento con la fredda descrizione dell’orribile vita, che si svolge là dentro. Se può essere ancora chiamata vita.
Lascio ovviamente al lettore la curiosità di procedere nella trama di quest’avvincente storia passo dopo passo restando positivamente colpito dalla bravura dell’autrice, che riesce a padroneggiare ogni cambio di scena con maestria. Dall’austera ambientazione di un conflitto pieno di scempiaggini e privazioni alla seconda parte del libro, in cui descrive con leggiadra dolcezza e magnifica sensibilità il sentimento fra i due protagonisti.
Ho amato soprattutto il capitolo ‘Profumo di more’, ma anche molto l’ultima parte dedita al Castello Svevo di Bari, adibito alla sede militare dei soldati americani e inglesi.
Per me niente andrebbe sminuito in questo libro, perché ho amato leggere ogni scena e ogni vicenda allo stesso modo. E da inguaribile romantica, ovviamente ho adorato lo stile della Goffredo, soprattutto nella seconda parte, trovando molte citazioni davvero indimenticabili e pervase di poesia, genere che io adoro.
Ho apprezzato molto anche l’inserimento della lirica ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi, che è una tra le più belle esistenti e dedita a ricordarci che l’orrore della guerra non dovrebbe esistere mai.
Anche se il mio parere non potrà contare molto, posso dire che questo romanzo, arrivato finalista al concorso nazionale ‘il mio esordio 2012’, non ha avuto la giusta diffusione e nessuna casa editrice si è fatta avanti per poter pubblicare quello, che personalmente considero un piccolo grande capolavoro. Quante volte vediamo autori famosi e non, che hanno avuto la fortuna di essere pubblicati e distribuiti con successo raggiungendo una celebrità spesso non del tutto meritata?
Per questo dico,diamo spazio alle voci di scrittori italiani che veramente meritano, e questo libro merita davvero di essere diffuso da una casa editrice famosa e nota per essere conosciuto anche a livello internazionale.
Non tutti gli autori emergenti riescono in tale bravura e fra i tanti generi esistenti, portiamo avanti una penna italiana, che è riuscita egregiamente a farci capire quanto l’amore possa battere ogni guerra e rendere uomini, mentre non serve a niente e a nessuno essere carnefici della propria vita e di quella altrui.
Uno stile davvero fresco e originale che porta avanti dal passato un amore di quel sapore antico e semplice, perché è proprio nella semplicità che si nasconde il vero amore.
Una lettura assolutamente da consigliare, augurando che un utile passaparola faccia sbocciare completamente l’autrice alla luce di tutti. Ringrazio Ilaria Goffredo per avermi dato la possibilità di vincere questo libro tramite un giveaway organizzato su facebook. Così vincendo, l’ho ricevuto con una dedica autografata direttamente da lei.

Voglio regalarvi una citazione che mi è rimasta nel cuore, estrapolata da un dialogo di Alec dedicato alla sua Elisa e che ha fatto diventare questo libro uno dei miei preferiti, sicuramente il migliore letto questo anno.

<< E lei è la luce e il buio, i poli opposti e indissolubili di ogni materia; il rumore e il silenzio, ogni cosa che sento. Nell’aria, nell’acqua,nel fuoco, c’è sempre lei, tu, sfuggevole come una bambina dispettosa eppure penetrante come un pugnale nel petto. E mi fa sanguinare; ma amo veder quel sangue gocciare, per te, per permetterti di berlo e impadronirtene, impadronirti di me, della mia carne. La mia mente il mio cuore sono già tuoi. Da tempo.>>

Questa invece è una piccola citazione di Elisa:

Un giorno torneremo laggiù,
io e il mio amore,
torneremo nella piazza di luci,
danzeremo man nella man,
cuor a cuor,
ancor buoni, ancor giovani,
torneremo nel giardino delle rose,
dove il tempo non corre,
io e il mio amore…

E poi la pioggia, il dolore, profumo di more e gocce di fiume,la torre sul mare, un anello, tregua nell’ambra.

Frasi che per chi leggerà la storia toccano il cuore commuovendo l’anima.
Una storia di vita indimenticabile che spero, vista la conclusione quasi sospesa di questo primo libro, possa continuare ad emozionarci.

Francesca Ghiribelli.

martedì 26 novembre 2013

VINCITA CONTEST SU ' IL BIANCO E IL NERO-EMOZIONI DI UNA MUSA'

HO VINTO QUESTO LIBRO GRAZIE AL CONTEST SUL BLOG 'IL BIANCO E IL NERO-EMOZIONI DI UNA MUSA'DI NOEMI O.

http://emozionidiunamusa.blogspot.it/


GRAZIE AL BLOG E ALLA SUA AMMINISTRATRICE! E' STATA UNA BELLA SORPRESA RICEVERE QUESTO LIBRO!

A PRESTO

FRANCESCA GHIRIBELLI.

RACCONTO SECONDO CLASSIFICATO CONTEST DI COMPLEANNO DEL BLOG 'MY SECRET DIARY'

Il segreto della laguna

Nel regno di Fàntasia vi era una splendida e misteriosa laguna circondata da un fitto bosco ricco di una bella e vasta vegetazione, dove vivevano dei piccoli e simpatici gnomi di nome Littlefeet. Il curioso popolo di gnomi abitava in un grazioso villaggio lì vicino e regnava in modo tranquillo e pacato nello splendido paesaggio incantato di quel mondo fatato. Intorno alla magnifica laguna passeggiava sempre una bellissima fanciulla chiamata Lily: aveva splendidi e lunghi capelli dorati sulle spalle ed un fantastico abito bianco tessuto con la soffice chioma delle nuvole e dai nastri argentei della luna. Lei passava le sue giornate a specchiarsi nell’acqua della laguna ed a curare il suo giardino segreto pieno di ninfee. Gli gnomi erano buoni e gentili con lei e la aiutavano sempre a portare la tranquillità e la felicità nel Bosco dei Cinque Faggi. Esso era chiamato così proprio perché vi si contavano solo cinque di questi esemplari, mentre tutto il resto presentava una bella vegetazione fatta soprattutto di salici piangenti e molti platani. Le acque della laguna intorno erano punteggiate da graziose campanule e da piccole pansé colorate. Lily aveva la sua umile dimora proprio di fronte allo specchio d’acqua: era ricavata dall’incavo di uno dei più vecchi e secolari salici che facevano parte del mitico e immenso paesaggio di Fàntasia.
L’albero essendo il più antico esemplare, era anche il più grande e rappresentava un rifugio sicuro. Esso aveva un ingresso caldo ed accogliente e la straordinaria casetta che si era costruita all’interno mostrava una graziosa finestrella, ornata di tendine cucite con un pregiato e raro quadrifoglio;poi dei bellissimi panchetti fatti di noce erano i protagonisti del salotto che comprendeva anche un buffo e allegro tavolino, ricavato con delle rocce raccolte nel bosco ben levigate e lavorate dallo gnomo Mastro Giustino.Un letto a baldacchino si trovava invece in fondo alla stanza ed era fatto di ninfee intrecciate fra loro e ornate da cuscini di margherite. La piccola e bella casetta era un luogo ospitale per gli amici gnomi che venivano spesso a renderle omaggio. Già, Lily era una ragazza speciale nella sua diversità, la quale per lei rappresentava una sfortuna. Per tutto il giorno ella aveva le sembianze di una ragazza umana e solo al calare della sera assumeva le fattezze di una fata, una tenera e graziosa fata delle ninfee appartenente all’ordine delle Fate Ondine. Purtroppo poteva essere una creatura fatata solo la sera e durante il resto della notte quando nessuno la poteva vedere, mentre a lei sarebbe piaciuto poter volare libera sotto il sole nello splendido paradiso di Fàntasia.
Il giorno rimaneva solo un’anonima ragazza umana, mentre al crepuscolo vedeva nascere sul suo corpo delle ali meravigliose e trasparenti come l’aria e ornate di preziose venature argentate. Anche lei nel suo futuro, come tutte le fate che avevano popolato Fàntasia, avrebbe voluto trovare il vero grande amore; coloro che erano state sue antenate e coetanee erano riuscite a sposare e ad amare felicemente un elfo per poi partire e andare a vivere serenamente nel regno di Fairylandia, riuscendo a mantenere viva e alta la generazione delle Fate Ondine e a portare avanti la sua antica gerarchia. Lily invece non poteva mirare a questo, perché lei non rappresentava in modo puro e totale la sua stirpe, ma era per metà una fata e per metà un’umana. Questo era il frutto di una malvagia profezia che si tramandava ancor prima della sua nascita e che era stata lanciata sulla sua famiglia da una perfida strega di nome Venusia.
Tutto era cominciato secoli fa quando suo nonno paterno, Allwis Maverat, non aveva acconsentito a sposare Venusia per portar avanti il potere del Male e della Guerra che avrebbe trasformato Fàntasia in un’orribile terra devastata dal dolore e dalla perdizione.
Così la strega lanciò la pesante maledizione che se fosse nata una figlia femmina nella stirpe della famiglia Maverat non avrebbe mai avuto pace e non avrebbe mai avuto la possibilità di vivere a Fairylandia in cui tutte le creature fatate vivevano serenamente e normalmente.
Già, Lily era stata la prima femmina a nascere sotto lo sfortunato segno della maledizione, perché prima di lei c’erano stati solo eredi maschi, ma la terribile realtà era quella che se un giorno avesse dato alla luce un’altra creatura di sesso femminile, anche quest’ultima si sarebbe portata dietro tale profezia che le avrebbe soltanto causato la forte indifferenza e l’evidente esclusione delle altre creature magiche per la sua diversità, proprio come sua madre. Lily sarebbe stata considerata per sempre un essere inferiore ed ibrido rispetto al casto e puro ordine delle Fate Ondine di Fàntasia.
I suoi genitori purtroppo erano morti per colpa della perfida Venusia che li aveva uccisi, sacrificandoli per la loro scelta di aver voluto mandare avanti il regno di Fàntasia nel bene e nella felicità. Ora per colpa di un infame e spietato destino doveva subire l’eterna infelicità della consapevolezza di essere una creatura indegna per vivere in un luogo regnato solo da magnifici esseri fatati. Già, perché lei essendo per metà appartenente alla razza umana era ritenuta inferiore, perché durante il giorno non poteva volare non avendo le ali e soprattutto nessun elfo avrebbe mai accettato di sposarla per paura di dare alla luce un altro essere sfortunato e indegno.
Alla ragazza non restava altro che accettare il fatto che il suo sogno di trovare il vero amore era andato ormai in frantumi. Per fortuna aveva sentito dire che la Terra del Male guidata da Venusia era scomparsa all’interno di una profonda voragine sottoterra e nessuno sia mai stato a conoscenza di dove si trovasse e soprattutto il motivo della sua improvvisa sconfitta. Già, il Male era scomparso, ma lei continuava a pagarne le conseguenze per colpa di quella maledetta profezia. A quanto pareva nessuno sapeva o era riuscito a scoprire, se per caso esistesse un modo per rompere l’incantesimo dell’oscura maledizione, ma sembrava che non ci fosse niente da fare.
L’unica fortuna di Lily era aver trovato la cara amicizia degli gnomi, i quali non la consideravano un essere impuro e nefasto, ma solo una dolce compagna di avventure. Un giorno arrivò al villaggio dei Littlefeet lo gnomo più vecchio e più saggio di nome Bigheart: egli era considerato la creatura più sapiente e veggente di tutti i tempi. Così quando una sera lo gnomo Mastro Giustino andò a trovare Lily per portarle una delle sue meravigliose creazioni in pietra per la sua casa, decise di metterla al corrente della grande cerimonia che il giorno seguente sarebbe stata organizzata dal villaggio in onore di Bigheart.
La ragazza che non lo aveva mai sentito nominare , rimase sorpresa nel sentire che chiunque avesse
chiesto a questo tizio notizie sul proprio futuro, avrebbe riscontrato sempre la verità.
Mastro Giustino la convinse a partecipare alla cerimonia ed a provare a farsi ricevere dal grande saggio per avere una previsione sulla sua vita e se magari avesse potuto intravedere in essa un barlume di speranza.
Il giorno dopo tutti si recarono al villaggio maestosamente addobbato a festa per il grande e occasionale evento. Il saggio fece la sua clamorosa entrata seguito da un elegante corteo di gnomi e notò subito fra i suoi simili l’unica creatura che fisicamente differiva fra di loro: una magnifica ragazza dalle sembianze umane e da una luminosa grazia. Lily temeva di parlare con Bigheart, perché in fondo aveva paura che la escludesse come molti altri avevano già fatto e soprattutto per il fatto di doversi sentir dire nuovamente la stessa e amara verità che la sua attuale condizione potesse essere eterna. Con sua sorpresa però al termine della cerimonia, il vecchio saggio le si avvicinò e le prese la mano, guardandola intensamente negli occhi.
Dopo pochi minuti le disse a cuore aperto: << Sento che fra tutte queste creature, tu sei quella più bisognosa di aiuto; so che hai sofferto molto e continui a soffrire, ma il tuo cuore un giorno troverà la strada per la felicità! Dovrai ancora superare numerose insidie sul tuo cammino: un essere malvagio ti ha tolto il sorriso e la tua vera identità, ma solo il tempo ti condurrà ad una via d’uscita. Tutto questo però a patto di alcune condizioni: dovrai trovare una persona che si fidi di te, che ti doni completamente il suo cuore e sappia amarti per quello che sei veramente ed infine che anche il tuo cuore riesca a battere per il vero amore. >>
Lily con aria affranta rispose: << Dubito che nessuno mai riesca ad accettarmi e ad amarmi per quello che sono e cioè una creatura insignificante e ibrida che nessuno desidererebbe avere al suo fianco.>>
Il grande saggio la rincuorò, dicendole: << Ma sei una splendida ragazza di una sorprendente bellezza e di grande cuore, sono sicuro che troverai qualcuno che ti sappia amare davvero.>> Lily spiegò: << Appunto è proprio questo il problema: sono solo una ragazza e posso essere una fata solo dopo il crepuscolo e non potrò mai esserlo a tutti gli effetti.>>

Bigheart continuò, incoraggiandola: << Ricordati che il Male è scomparso per sempre e forse il luogo della sua sconfitta darà luce ad una nuova felicità e speranza>>.
Quelle ultime parole rimasero impresse nella mente di Lily, anche se non aveva compreso fino in fondo il loro significato. Il vecchio saggio prima di andarsene e salutarla le augurò buona fortuna,donandole uno strano medaglione che le disse racchiudeva il ‘segreto della laguna’ che nessuno aveva mai conosciuto. Lily da quel giorno lo portò sempre con sé: esso raffigurava una sfera con all’interno la piccola figura di una creatura magica che sembrava essere un folletto o un elfo, ma non riusciva a capire cosa potesse significare quell’oggetto nel suo destino. Un giorno come al solito passeggiava vicino alla laguna e porgendosi in avanti per guardare nella limpida acqua le sue meravigliose ninfee, disgraziatamente l’amato ciondolo le cadde, scomparendo velocemente nelle profonde acque della laguna.
Lei disperata si chiese se anche quello non fosse un altro sfortunato evidente segno del destino. Lily pensò che da una parte un vantaggio c’era e cioè quello di potersi tuffare alla ricerca dell’oggetto perduto, grazie alle sue sembianze umane e riuscire a riemergere al più presto, prima del crepuscolo. Decise di immergersi tempestivamente nelle acque della laguna, le quali per lei erano sconosciute e misteriose con la speranza che il suo amato medaglione non fosse finito nello stomaco di qualche pesce. Il fondale della laguna era profondo, minaccioso ed immenso e vi cercò affranta senza trovare nulla. Poteva darsi che fosse rimasto impigliato in qualche roccia non visibile. C’erano piante strane, particolari e pesci multicolore, ma era bello poter deliziare la vista con quel meraviglioso spettacolo sottomarino. Nel momento in cui decise di arrendersi, notò a destra nell’angolo più buio del fondale, uno strano cumulo isolato di ghiaie dure e frantumate. D’istinto Lily scavò leggermente fra di esse e non trovò ciò che cercava, ma sotto a quel cumulo come per una strana magia si nascondeva un cunicolo aperto, il quale si immetteva in un tunnel che sembrava non avere mai fine. La ragazza spinta dalla curiosità decise di andare a vedere di cosa si trattasse, anche se alla memoria riaffiorò la preoccupazione che tra non molto le sue ali sarebbero comparse. Aveva il timore anche di ciò che poteva accadere. Il tunnel sembrava infinito, ma dopo un po’ terminò di fronte all’ingresso di una cupa ed isolata caverna. Tutto era silenzioso e lei decise di avanzare in punta di piedi ed entrata quasi all’interno dell’antro della grotta, vide a terra il suo caro medaglione. Come aveva fatto ad arrivare fino là? Era forse un segno del destino e come sarebbe stato questo destino? Non capiva ciò che le stava succedendo. Appena si avvicinò alla collana, una grande e feroce creatura irruppe spaventandola e minacciandola di non avanzare. Era un grosso drago con un manto verde scuro ed artigli affilati, ma stranamente non aveva le ali ed era legato saldamente a terra con delle catene che neanche la sua prepotente rabbia negli anni era riuscita a spezzare.
L’animale le disse in modo irruento: << Questo ciondolo è mio ed ora che finalmente l’ho ritrovato,non permetterò a nessuno di portarmelo via!Esso rappresenta l’unico e grande simbolo che mi rimane dell’importante famiglia a cui appartengo o meglio appartenevo. Tu che ci fai qui? Nessuno è mai venuto a conoscenza di questo luogo! >>
Lei rimase sorpresa del fatto che un drago sapesse parlare, anzi non ne aveva mai incontrato uno.
Lily gli disse un po’ intimorita: << Anch’io possedevo questo stesso medaglione, ma poco fa mi è caduto nella laguna. Sono venuta immediatamente a cercarlo e avendolo ritrovato qui presumo sia mio.>>
Il drago rispose scocciato: << Non credo proprio! E poi perché tu dovresti possedere proprio questa collana? Solo la grande stirpe degli Elfi Azzurri possedeva questo simbolo.>>
Lily rivelò in parte: << Io so soltanto che me lo ha donato lo gnomo più saggio e veggente che esista di nome Bigheart. Forse sarà uno strano messaggio del fato.>>
L’animale rispose con enfasi: << Il destino? Io non credo più ormai in questo genere di stupidaggini: sono ormai lunghi secoli che mi trovo qui rinchiuso e non mi è possibile cambiare niente della mia desolata vita.>>
La ragazza gli chiese sempre con timore: << Perché cosa ti è successo?>>
Il drago quasi con aria liberatoria disse: << E’ passato moltissimo tempo dall’ultima volta che ho parlato con qualcuno……bhè, tanto non cambia niente, almeno potrò sfogarmi e non tenermi tutto dentro come ho fatto fino ad adesso!>>
Lily curiosa iniziò a dire: << A proposito ho notato che sul quel ciondolo è raffigurata una creatura magica……sembra un folletto o un elfo…….>>
L’animale allora cominciò a raccontare la sua storia: << Infatti io facevo parte della leggendaria dinastia degli Elfi Azzurri chiamati anche Elfi Buoni. Già, avevo delle splendide ali azzurre e ciò che amavo di più era volare il più in alto possibile nel cielo! Che bei ricordi! >>
Lily stupita esclamò:<< Ma tu sei un drago!!>>
L’enorme creatura con aria affranta affermò: << Oh,si purtroppo! Un tempo però ero uno dei più valorosi elfi che amava combattere per i buoni valori ed i sani principi, ma per questo ho pagato a caro prezzo! Un essere malvagio ha ordito un tremendo incantesimo contro di me e mi ha trasformato in un drago per l’eternità, proprio perché ho offerto il mio coraggio per difendere il mondo dalla malvagità e dal male. Sono riuscito a sconfiggere la famigerata strega Venusia ed il suo regno, ma prima che potesse scomparire per sempre è riuscita a farmi pagare la sua amara sconfitta. Lei sparì in una voragine che ora mi imprigiona in eterno all’interno di questa grotta e non mi dà pace. >> La ragazza capì nel sentire il nome di Venusia che entrambi erano stati vittime di un sordido sortilegio, forse era ciò che li accomunava e li aveva fatti incontrare. Inaspettatamente Lily si sentì avvolgere da una forza improvvisa e le sue ali comparvero sotto lo sguardo spaventato e inavvertito di entrambi. Ora non le restava altro che trascorrere lì la notte ed attendere fino al giorno seguente in cui si sarebbe di nuovo trasformata in umana.
L’animale la guardò con un’espressione quasi innocente ed innocua per essere un drago: << Ma tu hai le ali? Prima quindi non eri una fata! Come è possibile che in questa terra possa regnare qualsiasi altra creatura che non sia magica o fatata? >>
Lily rispose quasi delusa: << Immaginavo che anche tu avendo il cuore e l’anima di un elfo mi avresti giudicato di fronte a tale verità e soprattutto mi avresti guardato e deriso come molti prima di te hanno già fatto.>>
Il drago con aria colpevole si giustificò e disse: << Io sono l’ultima persona che può giudicare,visto la condizione in cui mi trovo>>
E lei notando la sua disponibilità ad ascoltare, gli raccontò la sua triste storia.
Il drago apparve gentile e comprensivo ed alla fine pronunciò queste parole:
<< A differenza di tutti gli altri che hai incontrato io ti credo e capisco ciò che provi. Immagino il tuo desiderio di voler essere una fata a tutti gli effetti, come anche il mio di tornare elfo. Vorremo poter essere felici come tutti coloro che lo sono stati e continuano ad esserlo, ma purtroppo il destino non ci ha sorriso. Soltanto il tempo potrà abituarci ad accettare l’amara verità che ha rapito la nostra libertà.>>
Lily gli disse, rincuorandolo: << Perlomeno io domani potrò uscire dall’acqua, grazie alle mie sembianze di ragazza umana e quindi nella mia sfortuna qualche vantaggio mi è rimasto! Tu però non potrai mai uscire da qui.>>
Il drago aprì il suo cuore e disse: << Quanto darei per vedere ancora una volta Fàntasia e poter volare là fuori libero e fiero di ciò che ho. Peccato che Venusia mi abbia trasformato in un inutile drago senza ali per devastare ancor di più la mia condizione e da anni mi ha legato qui senza aver la possibilità e la forza di liberarmi.>>
Lily con dolcezza le promise che ogni giorno sarebbe andata a trovarlo ed entrambi si sarebbero fatti compagnia a vicenda.
Forse uno strano gioco del destino li aveva fatti conoscere per la loro triste e simile storia.
Da quel giorno i due strinsero un’ amicizia sempre più forte e senza pregiudizi nei confronti l’uno dell’altra. Ormai Lily conosceva a memoria il tragitto per arrivare alla caverna, la quale non si trovava sott’acqua, perché subito dopo aver attraversato il tunnel marino si veniva catapultati nel luogo che era diventato da anni il rifugio del drago dal cuore di elfo, di nome Nim. Lily e Nim ogni giorno si tenevano compagnia: lei gli portava delle deliziose ninfee e poi gli raccontava del mondo esterno. Egli anche se non poteva farle nessun omaggio, le regalava il suo mite e gentile carattere pervaso da una particolare tenerezza e dedizione per provenire dai modi di fare di un drago. Entrambi si guardavano con affetto e non avevano timore di aprirsi l’uno all’altra.
Ogni volta non vedevano l’ora di incontrarsi. Lily aveva provato a raccontare agli gnomi del suo fortunato e forse destinato incontro, ma alla fine aveva capito che nessuno veramente le credeva.
Dopo lunghi mesi di conoscenza e di crescente confidenza, un giorno mentre stavano parlando allegramente, Lily stava dicendo:
<< Anche se non potremo mai liberarci della nostra triste sorte, abbiamo avuto il piacere di incontrarci, in modo da poter alleviare in parte l’amarezza della dura realtà.>>

Nim acconsentì rispondendo: << Già, chi meglio di noi si può capire a vicenda! Non avrei mai sperato dopo tanto tempo di poter stringere una tale amicizia con qualcuno.>>
All’improvviso apparve alle loro spalle una luce nera e spettrale che piano piano diede vita al volto vecchio e scalfito di una donna quasi irriconoscibile, ma entrambi capirono all’istante di chi si trattava: era la strega Venusia. Nim esclamò stizzito: << Come è possibile che sia tornata? Era scomparsa ormai da secoli! >> Lily era terrorizzata alla sua vista.
La donna parlò e disse: << Non ero morta, anzi sono tornata per l’ultimo vero scontro finale! Tu cavaliere dei miei stivali che pensavi di avere sconfitto la grande Venusia, non hai accettato la proposta di schierarti dalla mia parte per portare avanti il potere del Male! Come vedi ne hai pagato le conseguenze a caro prezzo per tutti questi anni: se tu accettassi di allearti con me, potresti tornare elfo ed aiutarmi a costruire l’intramontabile e potente regno del Male che ho sempre sognato! >>
Lily schierandosi dalla parte di Nim rispose: << No, non fargli del male! Nim ha pagato già abbastanza! Prendi me, io almeno fino ad adesso ho potuto respirare all’aria aperta e conoscere il mondo circostante: non privarlo ancora di tale gioia.>> Nim arrancò con le catene per spingersi più avanti e supplicare: << No, Lily. Lascia che sia io ad andare, ormai non mi resta più niente per cui vivere. Tu fai ritorno a Fàntasia e cerca per quello che ti è possibile di essere felice.>> Venusia rise e disse: << Finalmente sei ragionevole: l’essere un drago vedo che ti ha fatto capire molte cose! E tu ragazzina, non credere di essere libera, anzi rimarrai nella tua cara Fàntasia e sarai ancora derisa a causa della tua condizione di creatura impura e ibrida per l’eternità. >>
Il drago e la fata ,ormai tornata umana, si guardarono e si avvicinarono l’uno all’altra e Nim le sussurrò dolcemente: << Non ti dimenticherò mai! Spero tu possa essere felice, ma il mio cuore avrà sempre un posto per te.>> Lei gli rispose con gli occhi lucidi: << Oh, Nim resterai sempre nei miei ricordi, ma prima di lasciarti andare voglio almeno una piccola parte di te da portare per sempre con me.>> Piano piano gli prese una zampa incatenata e gli spezzò delicatamente un pezzo di artiglio. Esso però era così appuntito dal tempo che la ferì ad una mano ed una goccia di sangue cadde dalle sue dita. Prontamente Nim si chinò per curarle la ferita che di certo un drago non era solito fare. Sul volto di Lily scese una lacrima e d’istinto si avvicinò al muso del drago, intento a prendersi cura di lei e lo baciò. In quel momento Venusia spalancò gli occhi terrorizzati ed una luce fulminea la colpì violentemente, lasciandola esanime a terra. Il drago vide con sorpresa le sue catene rompersi miracolosamente ed un vortice lo circondò, mentre le sue sembianze di drago scomparirono, facendolo tornare di nuovo elfo. Lily fu spinta in alto da una misteriosa forza e straordinariamente le sue ali e le sue fattezze fatate ricomparvero. I due si guardarono per un lungo istante e capirono che l’incubo del sortilegio era veramente scomparso insieme al Regno del Male. Entrambi volarono fuori dalla grotta e Nim le disse emozionato: << Ti ho amato fin dal primo momento che ti ho visto, ma con il mio corpo da drago come ti sarei potuto piacere? Ora che siamo finalmente liberi però vuoi sposarmi? >> Lei lo guardò e rispose: << Io ti amavo già anche se eri un drago. Sì, voglio sposarti e vivere per sempre felice al tuo fianco.>> Dopo pochi giorni si sposarono e come testimone ebbero l’intero villaggio degli gnomi che adesso non potevano che credere veramente a ciò che era successo alla loro amica. Dopo le nozze finalmente raggiunsero Fairylandia e là vissero felici e contenti per l’eternità, portando avanti la stirpe delle Fate Ondine e degli Elfi Azzurri. In quel momento Lily comprese che quel vecchio saggio aveva detto la verità e così grazie a Nim, il quale le aveva subito dato fiducia, aveva saputo amarla veramente per ciò che era senza alcun pregiudizio ed infine era riuscito a farle battere il cuore, spezzando l’incantesimo. Si erano amati fin dal primo istante e per loro l’elisir del vero amore era stato veramente invincibile e speciale: questo stava semplicemente a significare che quella grotta secoli fa era stato il luogo della parziale sconfitta del Male, ma adesso lo stesso posto aveva fatto rinascere finalmente la luce per la felicità e la speranza del loro nuovo amore.

FRANCESCA GHIRIBELLI



VINCITORI DEL CONTEST DI COMPLEANNO 'THE MY SECRET DIARY'


IL MIO RACCONTO 'IL SEGRETO DELLA LAGUNA' E' ARRIVATO SECONDO CLASSIFICATO TRAMITE IL CONTEST DI COMPLEANNO DEL BLOG http://themydiarysecret.blogspot.it/2013/11/vincitori-contest-di-compleanno.html


Primo Posto: Anita Brûlant Borriello con Il Ballo Della Luna Blu
Secondo Posto: Francesca Ghiribelli con Il Segreto Della Laguna
Terzo Posto: Ilenia Caldarella con Piccolo Cuore

ed ecco i premi in palio

HO VINTO IL LIBRO CON DEDICATA AUTOGRAFATA DI VIRGINIA MANDOLINI 'LA MASCHERA NERA'





E IL LIBRO 'REVOLVER'DI ANDREA MALABAILA

UN GRAZIE ALLA GIURIA CHE HA SCELTO I VINCITORI E AL BLOG CHE CI HA CONSENTITO DI PARTECIPARE A QUESTA BELLA INIZIATIVA!

domenica 24 novembre 2013

STRYX DI CONNIE FURNARI

HO VINTO L'EBOOK DI STRYX DI CONNIE FURNARI SUL BLOG 'LIBRI D'INCANTO' CON LA MIA POESIA 'RADICE DI STREGA'.
GRAZIE ALL'AUTRICE CHE HA SCELTO LA MIA POESIA!



RADICE DI STREGA

E ho visitato mondi
che assomigliano
a cornici di ignoto,
sulla ferita ricamo
passi di medianico stupore
e l’universo sembra stanco dei neri voli
con cui attraverso il cuore.
L’anima è pozione d’amore,
le unghie petali di nebbia,
le ossa bastoni della vecchiaia:
non reggo calici di gloria,
non sono sfilata di una clessidra,
ma…sono viva.
Sono pausa
di bacchetta magica nel tempo,
invento delicate nuvole di piombo
e controvento mi spoglio della terra
che mi regalerà sempre
la mia radice di strega.


FRANCESCA GHIRIBELLI

sabato 23 novembre 2013

HO VINTO 'L'ABBRACCIO DELL'ANGELO' DI BIANCA LEONI CAPELLO


L'AUTRICE HA VINTO UNA COPIA DI 'DARK HEAVEN-L'ABBRACCIO DELL'ANGELO' DI BIANCA LEONI CAPELLO ATTRAVERSO UN SEGNALIBRO PERSONALIZZATO CON UNA FRASE CREATA DA LEI SULLA TRAMA DEL ROMANZO.


LA MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DA PARTE DELLE AUTRICI DEL MIO SEGNALIBRO CREATO IN BASE ALLA TRAMA DEL LIBRO!


FRANCESCA GHIRIBELLI

"Per aver individuato una frase breve ma
incisiva che riassume bene la saga"

NON VEDO L'ORA DI LEGGERLO! GRAZIE ALLE AUTRICI E AL BLOG http://sognandotralerighe.blogspot.it/2013/11/giveway-creativo-dark-heaven-ecco-le.html

A PRESTO!

lunedì 18 novembre 2013

RECENSIONE DE ‘ IL SOGNO DELL’INCUBO’ DI MARTA PALAZZESI!


Titolo
Il Sogno dell' Incubo
Autrice
Marta Palazzesi
Editore
Y Giunti
Pagine
496
Prezzo
€ 12,00

Trama
Come vivere sapendo che nell’attimo in cui la persona che ami morirà, proverai il suo dolore? Questa è una delle tante domande che Thea Anderson, giovane cacciatrice di demoni Azura dal carattere focoso, non riesce a smettere di porsi. E gli incubi che tormentano le sue notti, da dove vengono? Chi li insinua nella sua mente? E perché molte persone a lei care si comportano in modo inspiegabile nell’ultimo periodo?
Per trovare le sue risposte, Thea sarà costretta a varcare i confini del Palazzo e ad addentrarsi in un intricato groviglio di verità.
In un rocambolesco viaggio insieme a chi credeva ormai perduto, scoprirà un antico segreto, lotterà contro creature leggendarie e danzerà ancora con la Morte. Ma sarà il suo cuore il nemico più crudele. Potrà l’amore essere più forte dell’orrore?
Nel suggestivo scenario delle campagne rumene, tra folklore, antiche credenze e incontri inaspettati, la caccia continua.
Capita di non ricordare un sogno, ma un Incubo non si dimentica mai.

La Casa dei Demoni Series:

Prequel ‘Il marchio di Damian’
(RECENSIONE QUI)
http://francescaghiribelli.blogspot.it/2013/10/recensione-il-marchio-di-damian-di.html
1.Il bacio della morte
(RECENSIONE QUI)
http://francescaghiribelli.blogspot.it/2013/11/recensione-il-bacio-della-morte-di.html

2.Il sogno dell’incubo
3. a seguire

L' Autrice

Marta Palazzesi ha 29 anni e vive a Milano. Quando non scrive, colleziona vecchie car¬toline, studia russo e legge noiosissimi romanzi storici, che compensa con avvincenti storie YA. ”Il marchio di Damian” è il prequel de “Il Bacio della morte” (Giunti, 2013).

https://www.facebook.com/MartaPalazzesiAutrice
Sito dell'autrice:http://martapalazzesi.wordpress.com/

RECENSIONE

Devo dire che anche questo secondo capitolo non mi ha per niente deluso.
L’autrice riesce a costruire all’interno della storia nuove trame davvero sorprendenti con fresca originalità, gotiche e surreali ambientazioni, con quel pizzico di action che non guasta mai.
La prima parte vede Thea Anderson abbandonata dal suo Damian, fuggito nuovamente nel Mondo Sotterraneo; la ragazza dovrà trascorrere alcuni mesi all’interno dell’Archivio del Palazzo in compagnia dell’anziano Severian, alle prese con noiose mansioni amministrative: questa è la giusta punizione per aver infranto le regole.
Presto però la sua tristezza per la mancanza di Damian viene movimentata da numerosi e importanti eventi nella vita dei suoi amici: la malattia di Grigor, il padre di Serena, l’improvvisa distanza tra la sua migliore amica e Came, il suo ragazzo, mentre Thea inizia ad avere delle strane visioni della madre di Serena con tragici messaggi sull’incolumità della figlia. La ragazza dovrà vedersela con la consapevolezza di uno strano potere, dopo aver accettato di essere morta e riportata indietro grazie al dono di Alex.
Trovo questo secondo capitolo molto più ricco di dettagli e idee rispetto al primo, non mancheranno il romanticismo e la passionalità tra i due protagonisti.
Thea scoprirà di sentire in modo talmente forte la mancanza di Damian, proprio perché i due sono legati in modo indissolubile, grazie alla natura di Succubo del ragazzo.
Come succede anche in altri libri, questa storia è affascinante per le linee tenebrose, con cui il rapporto dei due si delinea.
Lo stile dell’autrice crea un fantastico urban fantasy intrecciato ad una sorta di suspance-mistery che fa battere i nostri cuori fino all’ultima pagina.
Anche le scene si estendono descrivendo finalmente una straordinaria ambientazione della Romania, nuovi personaggi dai sorprendenti poteri come i Vendicatori, i quali daranno una importante svolta alla trama della storia.
La scrittrice ha piena capacità in questo genere di romanzi e anche in questo secondo capitolo ha lasciato in sospeso un finale, che sarò molto curiosa di poter leggere nell’ultimo libro della saga.
Una lettura assolutamente imperdibile.

Francesca Ghiribelli






domenica 17 novembre 2013

LA MIA INTERVISTA ALLA GIUNTI PER IL MIO ROMANZO FINALISTA!


POTETE LEGGERE E CONTINUARE A COMMENTARE LA MIA STORIA ARRIVATA IN FINALE AL CONCORSO GIUNTI SHIFT!
'KELP-IL MARE NASCONDE UN SEGRETO' DI FRAGHI88

SOLO COMMENTI VALIDI E COSTRUTTIVI!

http://www.concorsogiuntishift.it/it/


LA MIA INTERVISTA PER LA CASA EDITRICE GIUNTI DI FIRENZE!


Seconda intervista della domenica: Fraghi88 ci parla di sé e della sua storia "Kelp - Il mare nasconde un segreto".

1- Come mai hai deciso di partecipare al concorso Giunti Shift?

Sono davvero lieta di fare questa piccola intervista da parte di una nota casa editrice, come la vostra., soprattutto perché nelle vostre collane annoverate numerosi già affermati autori e molti validi scrittori emergenti, valutando stili di scrittura che spaziano sia generi tradizionali, sia generi veramente originali e del tutto innovativi. Per questo non appena sono venuta a conoscenza dell’esistenza del vostro concorso, ho subito deciso di partecipare: stavate cercando nuovi autori italiani e per noi piccoli emergenti è davvero difficile trovare concorsi così prestigiosi e gratuiti. Non mi sono persa l’occasione.

2- In quanto tempo hai scritto la tua storia?

La mia storia ‘Kelp- Il mare nasconde un segreto’, che è arrivata fra i primi 5 finalisti (cosa che non mi sarei mai aspettata e che mi ha letteralmente spiazzato per la gioia) ha impiegato poco tempo per nascere. L’idea dell’intera storia è nata in due giorni, perché ho steso i vari episodi che raccolgono la trama in un quaderno, scribacchiando velocemente le idee capitolo per capitolo. Per la stesura vera è propria sono serviti due o tre mesi. E’ stata una di quelle ispirazioni fulminee e che guidano la tua mano con una strana e intensa energia, perché non vedono l’ora di vedere scritto con soddisfazione l’epilogo della storia.

3- Riassumici in poche righe di cosa parla e raccontaci perché hai scelto di scrivere qualcosa del genere.

E’ una storia dai toni fantasy e diciamo a volte anche distopici, potrebbe apparire all’inizio quasi come una leggenda fiabesca quasi incomprensibile, che si allontana dal genere romanzesco, ma se si va più a fondo arrivando all’epilogo si trasforma in un vero e proprio racconto dai risvolti soprannaturali e con i connotati per essere anche un urban fantasy. Non c’è un vero perché nella mia scelta di scrivere questo romanzo, ma come ho detto prima è stata un’improvvisa ispirazione, l’idea di cimentarmi in un genere, in cui non mi ero mai messa alla prova, il fantasy. Voi me ne avete data l’occasione e io l’ho presa al volo. Ho ambientato il mio racconto sul mare raggruppando pochi ma fondamentali personaggi e mettendo al centro di tutto questa strana alga marina, il Kelp, e il popolo sottomarino dei Koti. Mi sembrava una ricerca fantasiosa molto particolare,singolare e originale, un po’ diversa dalle solite figure vampiresche o altre creature paranormali. Questa è la sinossi che spiega brevemente e a grandi linee la trama.
Sinossi:
Il mare aveva dato alla luce Telli nascondendo un segreto. Quel segreto le aveva donato una vita normale, ma le onde si riprendono sempre ciò che li appartiene. Il Kelp, una misteriosa alga racchiude un mondo tutto da scoprire. La curiosa convinzione per quella ragazza di essere diversa
dalla gente comune. Tempo fa, le onde le avevano portato Saari, oggi aveva trascinato fra le alghe quello strano e affascinante ragazzo.
Soltanto conoscendo un universo sottomarino e veramente singolare, la protagonista riuscirà a svelare il proprio destino e la sua particolare identità. Un mondo popolato da una nuova consapevolezza.
Un suo coetaneo sembra un semplice umano, ma nasconderà una fantastica verità.
Una creatura fuori dal comune, una storia che scopre di avere le sue origini fra gli abissi marini.
Gli umani non sono i primi abitanti ad aver popolato la Terra, ma esiste un’insolita specie, che vive nel cuore del mare da anni, e che da secoli ormai, rivendica la sua esistenza e la sua Prescelta.

4- Cosa leggi solitamente? Hai un genere o un autore/autrice che preferisci?

Amo leggere un po’ di tutto, ho cominciato amando i classici soprattutto Jane Austen, Via Col vento e altri cult come Cime Tempestose ed Anna Karenina, spaziando poi romanzi contemporanei fra cui quelli di Rosamunde Pilcher e Danielle Steel, ma amo anche i thriller psicologici, mentre mi sono avvicinata da poco a Zafòn, uno tra i mie preferiti, perché nel suo stile intreccia il mistery ad una narrativa moderna adatta ai ragazzi e agli adulti, catturando l’attenzione del lettore con ambientazioni gotiche e surreali. Ultimamente, però mi sono calata anche sugli urban fantasy, sui distopici, sul paranormal fantasy e sugli Young Adult. Ho amato molti autori famosi delle vostre collane come la Angelini, la saga ‘Paranormalmente’ e la nuovissima autrice emergente Marta Palazzesi che mi ha ‘stregato’ con la sua avvincente saga ‘La casa dei demoni’.

5- Cosa pensi dei concorsi letterari?

I concorsi letterari sono un metodo costante di mettersi alla prova, ma diciamo che quelli veramente seri e prestigiosi si contano sulla punta delle dita. Io sono nata come poetessa emergente, poi in un secondo tempo ho iniziato con romanzi e racconti, ma è stato proprio incominciando a partecipare a concorsi poetici e letterari e a tirar fuori la mia arte, che ho trovato numerosi consensi positivi. Ho finalmente compreso che lasciando tutto chiuso in un cassetto non serve, ma è bello condividere con gli altri la tua piccola arte e inaspettatamente, a volte, sorprendersi riuscendo ad avere dei riconoscimenti maggiori di ciò che speravamo. Come sempre tentar non nuoce, anche se tipi di concorsi letterari indetti da prestigiose e note case editrici, come la vostra, non si trovano spesso, per questo spero che ci saranno nuove edizioni del vostro concorso.

6- Come vivi la dimensione social della scrittura? Usi Facebook e Twitter per parlare di ciò che scrivi?

Diciamo che essendo ambassador di una vostra collana editoriale ed amando scrivere e leggere attraverso i social network ho scoperto piacevolmente tutto un mondo dedicato ai blog libreschi: giovanissimi ragazzi che dedicano il loro tempo a scrivere recensioni di libri letti, pubblicando anche periodicamente alcune simpatiche e utili rubriche, personalizzate da grafiche davvero meravigliose, quindi anche io sono stata contagiata da questo mondo e di recente mi sono unita a questo fantastico mondo virtuale, che non è altro lo specchio della meravigliosa realtà di chi ama leggere e scrivere, come me. Trovo molto utile l’uso di internet e di questi nuovi social, che se utilizzati in modo utile e intelligente, possono davvero aprire le porte di un mondo nuovo e bellissimo da seguire e ti permettono di conoscere tante persone dedite alle tue stesse passioni, riuscendo a scambiare sane opinioni e tante utili idee.

7- Pubblicare un libro cosa significa per te?

Pubblicare un libro per me significherebbe realizzare il più grande sogno che ho fin da piccola, quando ero estasiata a leggere ad occhi aperti le trame di tanti di quegli autori famosi, con cui tuttora sono cresciuta; pagina dopo pagina senti il cuore e l’anima che battono all’unisono per scoprire cosa succederà nel capitolo successivo e per arrivare fino alla fine, dove magari tirerai un sospiro di sollievo per il personaggio del cuore o asciugherai qualche lacrima per un epilogo tragico e inaspettato. Per me pubblicare non rappresenterebbe il lato più superficiale, cioè quello economico o il raggiungimento di una notorietà a livello pubblico, ma significherebbe avere il mio libro tra le mani e sorridere, perché potrei odorare il profumo di carta stampata che darebbe finalmente voce alle mie parole. Ci sarei anche io fra i titoli di una storia da ricordare e che potrebbe essere collezionata insieme ad autori già famosi e non, per poi essere conservata nella biblioteca del tempo. Potrei conoscere le emozioni di chi mi leggerà e sapere se si emozionerà come mi sono emozionata io nello scrivere la storia. Per me poter pubblicare un mio romanzo sarebbe come riflettere lo specchio del mio sogno in quello della realtà e come dice il caro Zafòn: ‘I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro.’

8- Hai una storia preferita tra le altre che hanno partecipato al concorso?

Non ho avuto il tempo di leggere tutte le 35 storie partecipanti, ma mi sono dedicata soprattutto alle altre quattro finaliste e posso dire che lo stile di scrittura di ‘Io sono Vera’, mi è piaciuto molto, anche se la trama della storia tratta la figura degli angeli, un tema che ultimamente è spesso ricorrente nei fantasy e nei paranormal; per questo a mio parere personale mi hanno colpito di più ‘Asso di picche e la Vergine rossa’, racconto in parte ambiguo, ma che ti lascia una trama molto più singolare e originale, mentre un’altra idea particolare, anche se meno innovativa, è la trama de ‘Il delfino in bicicletta’. Credo fermamente che la scelta del vincitore sia tra i tre o tra gli ultimi due che ho citato. Dico questo, perché anche se sono speranzosa, non credo assolutamente di vincere, non ne ho la presunzione. Comunque ho potuto constatare e valutare tante piccole grandi idee diverse, che rappresentano in maniera positiva i numerosi autori emergenti, finalmente soltanto italiani, che hanno partecipato al vostro concorso.

9- Parteciperesti nuovamente a un concorso simile?

Certo, parteciperei subito ad un concorso simile e spero fermamente che ci sia una prossima edizione del concorso ‘Giunti shift’. Mi auguro che allargherete la fascia d’età, perché molte persone, inclusa la sottoscritta, altrimenti non potrebbero più partecipare. E spero che oltre al genere fiction e non-fiction il concorso si possa estendere anche ad altri generi, in modo che gli autori si possano mettere alla prova anche su altre trame. Personalmente ho già molti romanzi e racconti nel cassetto già scritti, pronti a partecipare a nuove sfide. L’importante è mettersi alla prova e partecipare. Come ben sappiamo, non si può vincere sempre, perché non possiamo piacere a tutti.

10- Stai scrivendo qualcos’altro in questo momento? Progetti futuri?

Come ho già detto ho iniziato con la poesia, e questo settore è molto difficile, anche se ho avuto molti consensi, ma so che è altrettanto tosto quello della narrativa. Posso dire, però che attraverso brevi racconti ho avuto già i miei piccoli successi, ma riuscire a pubblicare è davvero difficile, soprattutto con una casa editrice nota e valida. Noi piccoli autori emergenti siamo sempre un po’ evitati dai grandi nomi di editori ricercati, per questo ho partecipato subito al vostro concorso. E continuerò a provarci, perché ho molti testi da far valutare, mi sono dedicata a romanzi di ambientazioni storiche importanti con al centro storie d’amore, poi sono andata al genere fantasy fino al contemporaneo. Ultimamente ho terminato un romanzo di duecento pagine, centrato sulla storia di una donna nella seconda guerra mondiale, una trama che narra gioie e dolori di una zingara di origini russe, che attraversa le numerose difficoltà della vita e del conflitto mondiale. Sicuramente continuerò a scrivere e a breve darò vita a qualcosa di nuovo che mi frulla già in testa. Mi auguro in futuro di riuscire in qualche modo a dare voce alla mia passione pubblicando almeno uno dei miei romanzi. Vi ringrazio calorosamente per questa intervista e per la speciale occasione avuta tramite il vostro concorso, indipendentemente da come finirà. Vi auguro un buon lavoro.



FRANCESCA GHIRIBELLI

giovedì 7 novembre 2013

IV° Premio Nazionale di Poesia e Letteratura - Athena Spazio Arte 26 Ott...

Associazione Culturale Athena Spazio Arte
IV° Edizione Premio Nazionale di Poesia e Letteratura
Athena Spazio Arte 2013
omaggio a Maribruna Toni


mercoledì 6 novembre 2013

CONTEST DELLE STANZE La vincitrice

ECCO IL CONTEST DOVE TRAMITE UN MIO RACCONTO EROTICO HO VINTO IL PRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA 'LE STANZE'
DI SEGUITO IL GIUDIZIO SUL MIO RACCONTO DA PARTE DELLA GIURIA!
ECCO IL BLOG http://sognandotralerighe.blogspot.it/

CONTEST DELLE STANZE La vincitrice
Care lettrici,
il 30 Ottobre si è chiuso il Contest delle Stanze, in cui dovevate inviare un racconto di max. 5 pagine, nel quale ci fosse il chiaro riferimento all'ambientazione della vostra storia. Doveva svolgersi in una stanza, e questa era una delle regole fondamentali del contest. Così per assegnare la copia di Trovami. Stanza n. 1 di Emma Mars, ho scelto il racconto che più mi ha trasmesso la sensazione che tutto iniziasse, esistesse e finisse in quella stanza.

Perciò la scelta questa volta non è stata difficile, perchè l'unico racconto erotico che mi abbia fatto sentire partecipe tra quelle mura, del loro significato e delle scene erotiche consumate in quel nido del presunto amore, è stata.......

FRAGHI88
che porta a casa
una copia di

Posso però dire che è scritto bene, scorre piacevolmente, ha un alto tasso di erotismo, la storia è originale e se vogliamo realistica. Lei giovane, piena di vita e aspettative, lui molto più maturo è niente meno che il futuro suocero; si incontrano da settimane in gran segreto, e in quella stanza si consumano a vicenda, in un ridda di pensieri ed emozioni diverse per ognuno, perchè l'idea dell'amore e del sesso di una giovane donna può non coincidere con quella di un uomo vedovo e maturo che ha da considerare il suo rapporto col figlio.
I rapporti familiari poi, hanno dato un punto in più alla mia scelta, perchè anche nella trilogia della Mars, il fulcro di tutta la storia è il rapporto tra i due fratelli e la donna che si contendono.
Perciò faccio i miei più vivi conplimenti a Fraghi88, perchè non solo ha rispettato l'ambientazione richiesta, ma ha anche aggiunto la dinamica familiare. E in un erotico che si rispetti, il lato psicologico secondo me è fondamentale, molto più di un'eventuale storia d'amore, che spesso non va a buon fine.

Complimenti sinceri, per il tuo racconto!!!

lunedì 4 novembre 2013

RECENSIONE ‘IL BACIO DELLA MORTE’ DI MARTA PALAZZESI




Titolo: Il bacio della morte
Autore: Marta Palazzesi
Edito da: Giunti
Collana: Y
Prezzo: 12.00 €
Uscita: 16 Gennaio 2013
Genere: Fantasy, Young Adult
Pagine: 384 p.

Trama:
Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni. E questo Thea lo sa molto bene. Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente. Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto. Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo. Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro. Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere.
Dal libro: Socchiuse gli occhi e mi studiò con attenzione,
con una tale intensità da farmi venire i brividi.
La sua espressione era di solito triste e confusa,
ma in quel momento vidi tutt’altri sentimenti nel suo sguardo.
Ansia e paura.
«Hai delle alternative» bisbigliò rauca.
«Ma accettare il tuo destino è quella più sicura.»

La Casa dei Demoni Series:
Prequel ‘Il marchio di Damian’
1.Il bacio della morte
2.Il sogno dell’incubo
3. a seguire

RECENSIONE
Ho iniziato questa saga con fiducia e devo dire che questo primo capitolo non mi ha per niente delusa. Ben si sa, che sempre più spesso i libri parlano di creature paranormali, fantastiche come vampiri, zombie, lupi mannari e quant’altro. Ma stavolta anche se la storia mette come protagonisti i demoni, devo dire che l’autrice sa il fatto suo.
La trama ci presenta Thea Anderson,una ragazza testarda, orgogliosa e ribelle, che non è la solita figa da paura, ma ha dei magnetici occhi verdi che sanno affascinare molto.
Il tutto si svolge nelle foreste della Romania, un’originale scelta per un libro, qui si nasconde un vero e proprio Palazzo popolato da demoni e mezzosangue. O per meglio dire una fenomenale scuola di addestramento per cacciatori e cacciatrici di Azura.
Thea è proprio una di queste cacciatrici, e sarebbe la più in gamba, se non fosse per i continui ammonimenti che gli insegnanti e il consiglio le affibbiano per i suoi comportamenti ribelli e la sua lingua troppo lunga.
Gli Azura, per chi non avesse letto il prequel ‘Il marchio di Damian’, sono delle creature diaboliche munite di lunghissimi artigli, che desiderano togliere la vita a sempre più demoni e mezzosangue.
Thea ha dei poteri speciali come tutti i mezzi demoni, perché suo padre è un Incubo, di cui lei ha ereditato il potere di poter creare i sogni delle persone ed entrarvi a suo piacimento, mentre sua madre è un’umana.
La ragazza sogna di diventare una cacciatrice professionista e liberare il mondo dagli Azura,così quando ogni studente della scuola compie la maggior età viene munito di un pugnale, il quale con un colpo deciso al cuore di un Azura, riuscirà a farlo morire all’istante.
La storia si farà molto più movimentata, quando dopo alcuni e feroci attacchi al Palazzo, la scuola decide di creare delle coppie di cacciatori e per controllare al meglio la situazione, verranno chiamati altri demoni e mezzi demoni provenienti da tutta Europa.
Thea spera di essere assegnata a Serena, sua amica del cuore, figlia di Grigor,governatore del Palazzo. La ragazza in passato ha perso la madre per colpa di un tragico attacco Azura.
Ma il giorno dell’assegnazione delle coppie, la sua migliore amica verrà assegnata a Came, il ragazzo che piace da sempre a Serena. E da lì i due si piaceranno sempre di più fino a diventare fidanzati.
Nel frattempo Thea viene assegnata ad uno sconosciuto di nome Damian. Un tipo molto taciturno e poco socievole, dai tanti lati oscuri, ma che possiede una straordinaria e magnetica bellezza.
Damian con il tempo svelerà alcuni segreti sulla sua vita passata e sul suo doloroso destino, mentre Thea scoprendone sempre di più gli straordinari poteri e il suo vero carattere, se ne innamorerà perdutamente.
Il ragazzo con la sua straordinaria sensibilità, le svelerà che al Palazzo c’è un imminente pericolo, forse un traditore.
Non posso svelare tutto sulla trama, perché il lettore deve sorprendersi e scoprire durante la lettura quanto l’autrice sia riuscita a creare un mondo libresco tutto suo.
Molto utili per l’evolversi della storia saranno i numerosi personaggi secondari, come Ania e Alex, cugini di sangue di Serena.
Posso solo dire che Thea rischierà seriamente la sua vita per le persone che ama, e soprattutto la scrittrice lascia sempre dei punti interrogativi in sospeso per lasciare incuriosito il lettore e spingerlo a scoprire cosa si nasconderà nel secondo capitolo, che ho già iniziato tra l’altro.
A volte davvero esilaranti e quasi pervasi da quella sana ilarità, i dialoghi fra la protagonista e Damian; ma non mancherà di certo quella punta di romanticismo e di disarmante attrazione fisica.
Una saga che mi ha conquistato veramente e che ho trovato molto più scorrevole e accattivante di altre.
Una lettura consigliata a tutti, a chi vuole deviare la mente con ironia, fantasia e anche seducente romanticismo.
Francesca Ghiribelli.

Guarda su youtube il video dell’intervista all’autrice

http://www.youtube.com/watch?v=CeiEc9WW7ns

Marta Palazzesi ha 28 anni e vive a Milano. Quando non scrive, colleziona vecchie cartoline, studia russo e legge noiosissimi romanzi storici, che compensa con avvincenti storie YA.
Questo è il suo romanzo d’esordio che inaugura la saga della “Casa dei Demoni”.

sabato 2 novembre 2013

IL MIO ROMANZO 'KELP IL MARE NASCONDE UN SEGRETO' FINALISTA AL ''CONCORSO GIUNTI SHIFT 2013'

Ed ecco...che ci sono anch'io!!!!!! Wow che emozione!!!!
Sono al settimo cielo, anche se non vincerò per me è già una grande battaglia vinta! GRAZIE A TUTTI COLORO CHE MI HANNO SOSTENUTO E ALLA GIUNTI CHE MI HA DATO LA GRANDE OCCASIONE DI ESSERE FRA LE 35 STORIE IN GARA!

Passano all'ultima fase del 'CONCORSO GIUNTI SHIFT 2013':
http://www.concorsogiuntishift.it/


"Phoenix's Ashes" di Purelove
"Il delfino in bicicletta" di Kiki
"Asso di Picche e la Vergine Rossa" di Shadowolf
"Io sono Vera" di Alaisse
"Kelp-Il mare nasconde un segreto" di Fraghi88


ECCO UN PICCOLO OMAGGIO, LA COPERTINA CHE HO CREATO PER IL MIO ROMANZO 'KELP-IL MARE NASCONDE UN SEGRETO'!


Complimenti!