A differenza di tutte le altre
storie di vampiri, benché io non ne sia un’accanita lettrice, in questo romanzo
ho trovato la vera autenticità della loro stirpe.
Non è la solita storia
paranormale al centro di un superficiale contesto passionale, anzi inquadra il
protagonista, Francesco Ragoczy, come un alchimista dalle capacità
straordinarie che il vampirismo gli concede, ma soprattutto lo rappresenta come
un gentiluomo, oltre che benestante, anche ricco di generosità e altruismo.
Abbiamo sempre pensato che i
vampiri fossero esseri assetati di vendetta e colpevoli di atti sanguinari, ma
questo romanzo smentisce questi antichi pregiudizi.
La storia ha al centro tanti
personaggi, dividendosi in tre parti. Ed è proprio questo il merito
dell’autrice, che al confronto di molte altre, riesce a rendere realistica nei
tempi e nei luoghi l’origine storica della saga di Saint Germain.
L’ambientazione è la Firenze
rinascimentale, dove si ritrovano volti straordinari e indimenticabili, come
quelli di Lorenzo de’ Medici e Botticelli. Il tutto reso autentico e veramente
fedele all’epoca dalle minuziose descrizioni della scrittrice.
Fra questi volti noti e
familiari, c’è anche quello seducente e femminile di Demetrice Volandrai,
graziosa cortigiana al servizio di De’ medici, che fin da subito resta
folgorata dall’affascinante proprietario del più lussuoso palazzo di Fiorenza,
il vampiro Francesco Ragoczy da San Germano.
La narrazione non fa bruciare
subito l’evidente passionalità fra i due, perché la dolce e intelligente
Demetrice, promettente alchimista, sospetta del magnetico fascino
dell’uomo,accorgendosi che possiede qualcosa fuori dal comune.
Alla fine, però la curiosità
verso l’antichissima scienza alchemica, che pratica nelle segrete stanze del
palazzo, la induce a diventare la fedele aiutante del vampiro. Egli assapora a
distanza il sorprendente fascino che la donna suscita in lui. E’ da moltissimo
tempo che non prova certe sensazioni: niente di tutto ciò è riuscito a provare
con la precedente amante Estasia, cugina di Botticelli. Il romanzo dedicherà
una cospicua parte al personaggio dannato e disperato di questa donna, che in
seguito si pentirà per aver commesso così tanti peccati carnali con il vampiro;
infatti soltanto alla fine di una lunga redenzione diventerà Suor Estasia di
Santa Maria degli Angeli.
Ma, se nella prima parte del
libro, le vicende di questi personaggi storici rapiscono il lettore, dovremo
attendere la fine della storia per sapere come si concluderà il forte legame
tra i due protagonisti. Ed è qui, che ancora una volta la Yarbro ci sorprende,
perché soltanto quando Demetrice verrà accusata di eresia, il vampiro dovrà
cercare di trarre in salvo la sua amata. Qui, vi sarà l’acerrimo nemico in veste
di monaco, Girolamo Savonarola, che animato da un terribile fanatismo religioso
porterà Fiorenza a soccombere alla superstizione e alla violenza.
Un romanzo che riserva un
sorprendente biglietto da visita al periodo rinascimentale, mentre alla fine il
lettore potrà scoprire, oltre che le vere origini e tradizioni, anche il
misterioso segreto che tiene in vita nei secoli il mondo dei vampiri. Ognuno di
loro come noi, ha un forte legame per la propria terra natia. Un motivo in più,
per leggere questo libro.
Francesca Ghiribelli.
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