La nascita della provvidenza nel cielo,
quella scia di brillantina che accende la speranza per una futura mattina,
sul dondolo assonnato della notte
attendevo la bianca schiuma che nei sogni si riposa;
ero lì sospesa fra la fiaba di una tradizione
che illumina la cometa del cuore,
ma aprendo gli occhi al calore del camino
mi accorgo che un lieve nevischio
ha infranto il desiderio di un bambino.
L’infanzia corre felice in quei fiocchi figli dell’aria
e la rivedo danzare sui vetri della mia memoria
che ripercorre tesori inestimabili di ricordi pieni di gloria.
Adesso quel bambino ricama i sogni dietro la realtà
che quella tradizione adesso più non ha,
perché quella vaporosa schiuma nascosta dietro occhiali spessi
ha le sembianze del suo papà e quel dolce sguardo pieno di speranza
con cui quell’omone portava i suoi doni
ora ripercorre la sensibile emozione
con cui sua mamma lo accoglie fra le braccia.
Forse la favola della slitta trainata dai cervi del Nord non è del tutto svanita,
anzi adesso mi trovo qui cullata dai passi di una gioventù ad oltranza
e quel vecchio signore che mi saluta da lontano
mi mostra l’allegro cenno di speranza di cui è pervasa la sua mano.
In quel momento guardo dentro ai sospiri dell’anima
e mi rendo conto finalmente che forse quel bambino
non ha mai smesso di sognare,
perché quel fiducioso Babbo Natale anche se ormai è volato
attraverso la morbida panna di una letterina strappata
il mio cuore è riuscito a migrare attraverso le stagioni della vita
e a costruirsi una via d’uscita,
anzi un sentiero non più dalla dritta e tranquilla previsione,
ma una strada in salita ricoperta di mille sogni
ancora da cercare nell’immensa neve di inverni ancora da scoprire
e da riscaldare con il calore del coraggio
che soltanto la forza di crederci ancora sa dare.
Oggi dopo un lungo periodo ho riscoperto
questo giorno in cui è nato il Signore,
perché insieme a lui sono nati i miei sogni
e il mio talento di esser riuscita a condividerli con me stessa,
ma soprattutto di guardare
oltre a ciò con cui l’apparenza ci inganna
e saper tirar fuori dai sogni ormai superati
quel briciolo di realtà che solamente
riuscendo ad essere vissuta completamente
può regalarci ogni giorno
la nascita di un mondo nuovo tutto da scrivere in due parole:
Buon Natale!
Francesca Ghiribelli.
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